1. Oltre il lavoro - Pt. 4


    Data: 06/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... grazie Signore.”
    
    “Mi hai talmente deluso oggi e fatto incazzare che non ti considero neanche in prova. Darmi del lei vorrebbe dire darmi fin troppa confidenza, rivolgiti a me dandomi del voi e chiamandomi solo Padrone. Sei una cagna e come tale ti devi comportare”.
    
    “Si Padrone, vi ringrazio per le indicazioni Padrone”.
    
    “Bene, ora devo decidere se concederti l’onore di essere punita o mandarti a fanculo, lasciarti qui e farti pagare per il tempo che mi hai fatto perdere.”
    
    “Padrone vi prego, farò di tutto per farvi cambiare idea. Punitemi come meglio credete e vi dimostrerò che ho imparato la lezione” rispose Emma con tono di supplica. Le sembrava impossibile che fosse li a pregare qualcuno perché la punisse.
    
    Lui le tirò ancora i capelli tirandole indietro la testa e lei fu costretta a guardarlo.
    
    “No no no brutta puttana. Tu la lezione non l’hai ancora imparata, stasera la imparerai a dovere e non la dimenticherai.” “Fammi decidere se vale la pena o no perdere altro tempo con te prima. Apri la bocca.”
    
    Emma, ancora con la testa tirata indietro aprì subito la bocca.
    
    “Aprila bene zoccola, e tira fuori la lingua.” “Ecco così può andare. Vediamo se impari. Rimetti in posizione” disse lui lasciandola.
    
    Emma si ricompose e si rimise in posizione, con lo sguardo basso e la bocca aperta mantenendo sempre dritto il bicchiere che stava sorreggendo.
    
    “Allora puttana. Mi sembrava di averti chiesto precisione” disse lui tirandole uno schiaffo.
    
    “Se ti dico di ...
    ... metterti in posizione ti metti in posizione come ti ho insegnato. Quindi la bocca la chiudi chiaro?!” Continuò a schiaffeggiarla da entrambi i lati
    
    “Si Padrone mi è chiaro!” urlò Emma tra gli schiaffi. Era difficile mantenere la posizione cercando di non far cadere il bicchiere.
    
    “Iniziamo male. Se ti dico di aprire la bocca tu la apri e la tieni aperta fino a che non ti do il permesso di chiuderla. Se ti dico di metterti in posizione la chiudi. Ci siamo intesi?” disse fermandosi.
    
    “Si Padrone ho capito.” Emma era frastornata e cercò di concentrarsi. Non era facile capire bene che cosa volesse lui, doveva impegnarsi di più pensò.
    
    Lui smise di colpirla, si avvicinò ancora di più a lei. “Bene, ora apri la bocca e guardami”.
    
    Emma eseguì, spalancò la bocca più che poteva, tirò fuori la lingua ed alzò lo sguardo. Si sentiva in imbarazzo a stare in quella posizione a far vedere le tonsille al suo Padrone.
    
    “Ecco brava. Ora dimmi, secondo te vale la pena che io perda altro tempo con te?”
    
    “Si Padrone vi prego. Dedicatemi altro tempo” le parole di Emma non erano chiarissime dato che decise di parlare mantenendo però la bocca aperta.
    
    Il sorriso che fece lui le fece capire che aveva agito bene.
    
    “Dedicatemi altro tempo anche se sono una lurida puttana indegna e cagna Padrone.” Proseguì Emma ricordandosi quale fosse il suo appellativo per la serata.
    
    Lui non riuscì a nascondere un sorrisetto soddisfatto nel sentire quelle parole.
    
    “Esattamente, sei una cagna e ...
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