1. Erano i tempi - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... strappando gemiti a Thalos di puro piacere, specialmente quando, nella furia della sua bramosia, Akos le aprì e vi affondò il volto, cercando con le labbra e poi con la lingua il tenero orifizio.
    
    Thalos si sentì scuotere da un brivido selvaggio quando la lingua dell’altro penetrò nella sua intimità: mai avrebbe immaginato che si potesse fare una cosa del genere e men che meno che se ne potesse trarre tanto piacere.
    
    I gemiti e i sospiri fluivano ininterrotti dalle sue labbra dischiuse, specialmente quando avvertì una punta smussata premere sull’apertura e subito dopo come un bastone di fuoco penetrarlo.
    
    Era vergine Thalos, perché così piacevano al dio, ma non avvertì alcun dolore, mentre il cazzo si faceva strada lentamente nel suo retto inviolato, nessun dolore, ma solo un’inspiegabile, quanto gratificante, sensazione di pienezza, che presto si mutò in un piacere che mai avrebbe immaginato. Un piacere che andò via via crescendo, fino a farsi incontenibile, mentre il cazzo del dio scorreva dentro e fuori di lui.
    
    Con un gemito strozzato, Thalos sentì il suo stesso sesso vibrare come impazzito, mentre il seme gli scorreva fuori ad ondate, inzuppando la pelle di pecora ...
    ... sotto la sua pancia. Le contrazioni dell’ano serrarono come una morsa l’uccello di Akos, trascinandolo nella foga del suo stesso orgasmo: con un guaito animalesco, infatti, il dio si irrigidì e, stringendolo a sé forsennatamente, gli eiaculò a fiotti nel retto il suo carico divino.
    
    “Non uscire…”, mormorò Thalos, quando tutto fu finito.
    
    “Non uscirò…”, mormorò Akos in risposta, e gli rimase dentro, stringendolo da dietro e premendogli contro il suo bacino ancora fremente.
    
    Rimasero a lungo senza parlare, poi:
    
    “Anch’io ti voglio…”, disse Thalos con un filo di voce.
    
    “Sì, ma non ora… -rispose Akos - Riposa adesso, riposa…”, e gli versò negli occhi stille di dolce sonno, dono degli Immortali a ristoro dello spirito e del corpo.
    
    Quando lo vide dormire, il dio si staccò da lui e gli comparve in sogno.
    
    “Adesso devo andare, Thalos.”, gli disse.
    
    “Sei un dio, vero?”, gli chiese Thalos nel sogno.
    
    “Sì”
    
    “Allora non ti avrò mai…”
    
    “Adempi il tuo voto e torna fra un anno, Thalos, e io manterrò la mia promessa.”
    
    E con queste parole, l’immagine del dio cominciò a scomparire fluttuando, come il riflesso in una pozzanghera, quando il vento la sfiora.
    
    (continua). 
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