1. Erano i tempi - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Erano i tempi in cui gli Dei camminavano fra gli umani sulle strade della terra; erano come noi, giocavano come noi, amavano come noi e in certe faccende facevano, ahimé, una concorrenza spietata ai miseri mortali. Del resto, chi avrebbe potuto competere con gli Dei Immortali, quando si invaghivano di una bella giovane o di un bel maschietto tutto sale e pepe?
    
    Eh, già, perché pure gli Dei Immortali avevano certi gusti e la maggior parte, bisogna dire, se la spassavano tranquillamente con chiunque stuzzicasse il loro appetito, uomini o donne che fossero.
    
    Un luminoso pomeriggio di giugno, un giovane bellissimo camminava fischiettando per un sentiero, che costeggiava le rive di un fiume, le cui acque scorrevano pigramente nella campagna assolata.
    
    Faceva un gran caldo e qualche cicala aveva già fatto capolino dalla tana e dava inizio all’estenuante canzone con cui avrebbe accompagnato tutta l’afosa estate dell’Ellade.
    
    Il giovane camminava speditamente, volendo arrivare ad un qualche rifugio, prima che il sole calasse dietro i monti d’Occidente. Certo era ancora alto, ma lui non conosceva quel territorio, ignorava del tutto cosa potesse trovare dietro la prossima svolta del sentiero: ogni tanto sollevava gli occhi, sperando di scorgere le mura di qualche santuario o anche solo di una capanna di pastori in cui chiedere ospitalità in nome di Zeus. Ma il sentiero si allungava solitario, lasciandogli intravvedere unicamente brevi scorci del vicino fiume, attraverso gli ...
    ... squarci delle siepi spinose.
    
    Camminava scalzo e indossava solo un succinto gonnellino, che sembrava valorizzare ancora di più l’armoniosità del suo corpo abbronzato.
    
    Ad un certo punto, la siepe dalla parte del fiume si interruppe e il giovane si volse a guardare il terreno che digradava dolcemente verso la riva del fiume. La visione di quelle acque limpide gli fece sentire all’improvviso tutta la stanchezza del cammino e il calore del sole che gli bruciava la pelle. Le gambe gli si appesantirono, una gran sete lo prese alla gola e lui non desiderò altro che scendere al fiume, immergersi un momento in quelle acque fresche e lasciarsi andare.
    
    Non stette neanche a pensarci, qualcuno aveva già deciso per lui. Percorse con le gambe molli la breve discesa e, giunto sulla riva, si inginocchiò, chinandosi verso la corrente e bevendo a lunghe sorsate quell’acqua dolcissima al palato.
    
    Placata la sete, si rese conto di essere sporco di tutta la polvere che il sudore gli aveva incrostato addosso; avvertì il lezzo delle ascelle e dell’inguine e, sorridendo, si fece da solo una faccia schifata.
    
    Allora si tolse il gonnellino e con il guizzo si tuffò nel fiume. La frescura dell’acqua fu un sollievo immediato; prese, quindi, a sguazzare, immergendosi e riemergendo con l’elegante fluidità di un delfino. A poco a poco la corrente sciolse ogni lordura dalle sue membra e ritemprò i suoi muscoli, eliminandone ogni stanchezza.
    
    Quando si sentì rimesso a nuovo, il giovane nuotò verso ...
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