1. Il cibo degli dei


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Cinque madrigalisti più tre controvoci, Fonte: EroticiRacconti

    ... appena del male ai capelli che stai tirando quasi a strappare. Eppure non mi importa, ti bevo.
    
    Ti bacio questa strabiliante fonte che adesso è mia.
    
    Come mia sei tu...
    
    โ€ฆ Ansimo, la testa ancora stretta tra le tue cosce, respiro a fatica col naso e la bocca allagati da te.
    
    Le mie braccia dai fianchi ora risalgono a carezzarti le tette.
    
    Già, la furia, la smania di strizzartele e tirarti i capezzoli ora la domino.
    
    Vorrei straziarti, scoparti fino a godere e ancora non fermarmi.
    
    Ma ti vedo così beata, stai volteggiando sul letto e sui tuoi brividi che man mano sopiscono. Il tuo petto sotto le mie mani si solleva e ritrae come le onde che lambiscono la battigia. Come dopo una mareggiata, sempre più dolci, più lievi.
    
    No. Oggi no. Oggi solo se tu lo vuoi. È un regalo per te. Te lo voglio offrire.
    
    Sollevo la testa e ti guardo.
    
    Sorridi. Anzi no. Ridi! Ridi di gusto.
    
    โ€œ Oddio! Che shampoo! Guardati! Ti ho fatto una doccia โ€ฆ โ€œ
    
    Non c'è bisogno che mi guardi: lo so. Ho preso le tue ondate in pieno, a viso aperto.
    
    E improvviso il ricordo, il flash.
    
    โ€œ Come quella volta al mare, ricordi? โ€œ
    
    โ€œ Certo! Come posso scordarla? È stata una delle prime volte che mi hai fatta godere così. โ€œ
    
    โ€œ Eravamo due ragazzini, inesperti โ€ฆโ€
    
    โ€œ Ma come ti venne in mente di farlo lì, sul bagnasciuga? โ€œ
    
    โ€œ Non lo so. Fu un raptus โ€ฆ ma tanto ero voglioso e tanto ero
    
    imbranato โ€ฆ non fui molto bravo โ€ฆ โ€œ
    
    โ€œ No. Fu bellissimo. โ€œ
    
    ..Come me, anche tu lo trovi ...
    ... buffo, lo so.
    
    Quando tornasti in questa città di cemento, quando tornasti da me, le cose non andavano esattamente così bene. Voglio dire per me.
    
    Tu avevi passato il periodo dei tuoi studi in tutt'altro contesto. Un contesto vitale, giovane, stimolante. Avevi avuto decine di infallibili amanti, avevi esplorato la tua sessualità a fondo, imparando a dare e ricevere piacere.
    
    Io invece ti sono rimasto fedele. Forse non avrei voluto rimanerti fedele per chissà quale mia purezza morale, è dipeso tutto dal fatto che non ho trovato nessun'altra degna dei miei sguardi oltre il vetro della finestra. Nessuna che mi provocasse le vertigini come fossimo sulle montagne russe, con le braccia in aria e lo stomaco ribaltato.
    
    Ero ingenuo. Ero inesperto. Oserei dire un totale sprovveduto. Sei tornata di sera, sei venuta a casa mia prima di andare dai tuoi o da chiunque altro. Già solo questo, il fatto che mi ritenessi più importante di chiunque altro, mi gettava nella condizione di non sentirmi alla tua altezza..
    
    Mi giro. Ora sono disteso tra le tue gambe. La testa posata su una coscia, come un cuscino.
    
    " Mi piace vederti godere così, sai? "
    
    "Lo so. E a me piace da morire quando me lo fai โ€ฆ usi la lingua come se mi scopassi โ€ฆ "
    
    Pieghi la gamba libera e col piede mi carezzi il petto. Poi scendi sull'addome e poi ancora. Lì, proprio lì dove sai già cosa trovare e come. Lo carezzi e tenti di afferrarlo con le dita.
    
    "Dovresti essere una scimmia per riuscirci ..."
    
    Ridi. ...