1. Il cibo degli dei


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Cinque madrigalisti più tre controvoci, Fonte: EroticiRacconti

    ... il suo artiglio sulla parete superiore della fica, e mi sembra di sentire chiaramente uno spasmo quando rilascio, come se la scossa arrivasse in ritardo.
    
    ..Non sapevo toccare una donna, neanche con gli occhi. Me ne resi conto quando mi chiedesti di poter fare una doccia a casa mia e per tutto il tempo che perdesti dietro la porta del bagno io non raccapezzai il coraggio nemmeno di venire a spiarti. Mi sarei sentito un cretino se te ne fossi accorta. Più tardi, quando spegnesti il televisore che mi teneva imbambolato, per prenderti un pezzo del divano e la mia attenzione, mi toccarono un altro paio di scoperte. Una dolce ed una amara. La dolce scoperta mi si presentò con la sublime bellezza di quello che tenevi sotto l'accappatoio, l'amara scoperta fu la mia inettitudine a baciarti o a baciare chiunque. Non potevo darti la quintessenza del piacere, non potevo darti niente. Temevo che sarei rimasto per sempre troppo impacciato davanti a te. Oh, per tutto questo tempo e tutto il tempo di quella sera, ho trascurato un dettaglio. Non ero solo. E non sono solo..
    
    Cerco i tuoi occhi neri, me li regali insieme a una passata di lingua sulle labbra secche, come fosse un segnale, affondo la mia fin dove arrivo, sento gli umori colarmi sulle labbra, inzupparmi la barba, lascio che esplori ovunque, succhiare il nettare e il frutto di quel desiderio che non si appaga, ma che si nutre del tuo piacere in un circolo senza fine.
    
    Sento i gemiti farsi più prepotenti, la testa affondare ...
    ... sul cuscino, la tua mano aggrapparsi alla mia, guidandola, mentre bisbiglio:
    
    “Ti piace così?”
    
    Accenni un sorriso strappato al piacere e dai il ritmo alle mie dita, mentre continuo a leccarti avidamente.
    
    “Preferisci che muova le dita così o così?” mormoro offrendoti le alternative distendendo le falangi e ritraendole.
    
    L’inclinazione della tua testa, lo stupore, gli spasmi, la lacrima che compare sul tuo occhio m’indica la strada, che percorro fino in fondo, fino a sentire le cosce stringersi come una morsa famelica sulla mano, fino a vederti contorcere da quello che è un orgasmo fortissimo, un’onda che ti attraversa e ti lascia spossata sulle lenzuola sporche di noi...
    
    … Tu distesa e io continuo a sbaciucchiartela.
    
    Perché?
    
    Perché così mi va.
    
    Perché mi accarezzi i capelli.
    
    Perché capisco che apprezzi questo defaticamento.
    
    Perché me ne piace il sapore.
    
    Perché voglio prenderne possesso.
    
    ...Perché perché perché?!
    
    Perché sì.
    
    Perché sono in uno stato mentale strambo.
    
    Inebriato. Sborniato. Fuori senno...
    
    ..Come a undici anni, quel cortile, sotto il balcone del primo piano. Noi ragazzini accovacciati per non prendere la grandine. Per scommessa avevamo messo al centro del cortile una bottiglia vuota di Coca-Cola da un litro, quelle di vetro trasparenti che oggi non si trovano più. La pioggia riempiva la bottiglia e io fui scelto per sfidare la tempesta e andarla a prelevare, piena zeppa di pioggia acida industriale. Guardando le leccate di ...