1. Il cibo degli dei


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Cinque madrigalisti più tre controvoci, Fonte: EroticiRacconti

    Lenzuola e pelle nuda sotto il piumone rosa, è giorno, ma le persiane sono chiuse, non c'è bisogno di vedere.
    
    E' bello essere avvolti nel profumo di bucato, ma lo stiamo già rovinando con il nostro, odore di figa, odore anche di cucina per la verità.
    
    Perchè è la vita pratica, quattro ore fa pensavo che sarei partito, tre ore fa ho saputo che ti avevano sostituita nel turno e ho disdetto tutto, due ore fa sei arrivata e ho ricevuto un soffocone della madonna. Un'ora fa ci siamo ricordati di non avere nulla di pronto e abbiamo cominciato a cucinare, con la voglia di fare qualcosa di buono, di quelle che vanno pippiate per tre ore ancora o più, ma cosa si fa nel frattempo, da soli si può leggere un libro, ma quando siamo in due lo sappiamo come va a finire.
    
    E io lo so che ti piace stare sotto e lasciarti schiacciare, tu lo sai che mi piace quando ti muovi come un serpente.
    
    Un serpente inchiodato però, ti sono dentro, mi offri la gola, un pensiero afferra la mia.
    
    ..Tutto così veloce, così imprevisto, così caldo. Come quando iniziasti ad insegnarmi l'Arte del soddisfare una donna, di renderla mia, rivoltare le sue membra e la sua psiche utilizzando la più debole e delicata parte del corpo umano. Sei stata una maestra impeccabile. Mi dicesti: “Tesoro, dobbiamo partire dalla teoria”. Non ricordo bene se mi dicesti prima la parola tesoro o che dovessimo partire dalla teoria. Ricordo nitidamente che quell'epiteto affettuoso sciolse la mia timidezza e ricordo la tua ...
    ... spiegazione teorica sulla mia lavagnetta della cucina, quella di calamita attaccata al frigo..
    
    Leccare la figa: gusto e olfatto a contendersi la sensazione più intensa, a mordere sogni e ricordi. Affondare nell’essenza pulsante del piacere carnale. Miele, di più, ambrosia….anche per noi mortali un cibo da dei.
    
    " Ciccio, stai male ? "
    
    " No, perchè ? "
    
    " Hai fatto una faccia.. "
    
    " Scusa, è solo che mi è venuta in mente una cosa dal nulla. "
    
    " Sarebbe ? .. "
    
    " Che te la voglio leccare ! "
    
    " Ma l'hai già fatt.. "
    
    " ANCORA ! "
    
    " Non potresti finire prima ? "
    
    Chi ti ascolta, mi sono già sfilato, ho già placcato una delle tue gambe prima che tu possa scappare.
    
    Le due braccia avvolte alla tua coscia, un bacio veloce alla polpa, poi abbasso lo sguardo...
    
    … La sto fissando come fosse un dipinto in un museo, forse non mi sono mai fermato così a lungo a guardarla; è bella.
    
    Mi piace la nettezza della riga verticale, che separa perfettamente le due polpe, facendole somigliare ad una pesca, della quale mantiene anche quella sottile peluria che solletica appena la mia bocca.
    
    Le piccole labbra sembrano la cresta di un gallo, pendule e rosee al loro interno, leggermente scure all’esterno, le prendo delicatamente con i due pollici e le allargo, col clitoride come testa di questa meravigliosa farfalla di carne; la lingua si concentra sulla punta sporgente del cappuccio, emerso dal suo rifugio, mentre due dita si fanno largo dentro di te, l’uncino stende ...
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