1. Fragranza meravigliosa


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... essendo vicina a me appoggiata sul bracciolo, m’aveva regalato una vera blandizia, un’autentica e poderosa lusinga. Con un occhio, infatti, io avevo osservato la sua maniera di flettersi in modo professionale, mentre con l’altro scrutavo il tendersi del collant su quelle gambe che percepivo spiccatamente profumate.
    
    Le mie gambe al presente sono indolenzite e quindi m’alzo per andare in bagno. E’ piacevole viaggiare da solo, perché se si &egrave fortunati si riesce a rimanere da soli anche a sedere, godendo della vicinanza d’un posto vuoto che ha sempre l’accortezza e la sagacia di non parlare, di non scocciarti né d’infastidirti. In quel momento esco e mi ritrovo d’improvviso nella corsia, fermandomi prima di riprendere l’equilibrio e guardando la vicina toilette. La stupenda assistente di volo &egrave vicinissima, non sta utilizzando il carrello delle vivande o delle bibite, ha però in mano un paio di collant nuovi ancora imprigionati nell’involucro, io mi fermo, la squadro, vedo che la porta della toilette s’apre e un passeggero esce. Io sono in grande vantaggio, però mi blocco, la porta si richiude, io sono fuori, l’altra toilette &egrave chiusa anch’essa. Che cosa faccio se dovesse aprirsi? In quell’occasione resto indenne, l’altra toilette s’apre, giro inavvertitamente la faccia e noto l’espressione della signora in attesa là di fuori, mentre io ammicco con finezza e con nobiltà concedendole il passo: non &egrave la toilette a dire il vero che m’interessa. La porta ...
    ... scorrevole s’apre e lei emerge, i nostri occhi al presente sono sullo stesso piano e s’incrociano brevemente: sono neutrali e non coinvolti, eppure assai competenti, malgrado ciò suppongo che saprebbero accendersi con dovizia ed entusiasmarsi di passione. Chissà, quali esigenze e quali pretese covano e quali dissimulate e sottintese richieste affollano le sue innumerevoli ore notturne, le sue diramazioni addosso al cosmo indolente a lei e al suo effluvio così avvolgente e penetrante.
    
    Io entro e mi richiudo la porta alle spalle, il gabinetto &egrave piccolo e lei l’ha come me stipato integralmente. Io cerco mio malgrado di sbaragliare nuovamente sul tempo l’aria climatizzata, anonima e sterilizzata, m’inebrio e mi riempio di quell’aroma di donna, i pantaloni mi cadono per terra, lo slip scivola giù, l’eccitazione &egrave al culmine e lo specchio me la rimanda indietro sfrontatamente, irriguardoso apro il cestello e cerco con la mano quel tessuto; eccolo, &egrave lì tra le mie dita, lo porto al mio naso e ne assorbo interamente l’aroma di quei piedi di donna profumata. In realtà pure il collant ha la sua esalazione, io vaneggio, forse sprigiona lo stesso aroma del profumo che lei si sparge sul corpo con moderazione, chissà, probabilmente la crema se la spalma percorrendo tutto il corpo, prima di ritornare indietro pronta a ricominciare. Suppongo che adoperi parecchia pomata, lasciando che le mani scivolino comodamente facendola interamente assorbire dall’epidermide.
    
    Io ...