1. Il patto Atto 1


    Data: 17/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Abisso, Fonte: EroticiRacconti

    ... freddezza della mocciosa, mentre Vidana cercò in tutti i modi di sbloccare la sicura con le mani ancora ammanettate.
    
    -Non è carico idiota.-
    
    Ripreso il suo fucile Olimpia diede un forte strattone alla fune, facendo ruzzolare a terra la povera Vidana. Prima che potesse rialzarsi la rasata le si sedette sulla schiena facendole vedere le stelle. Olimpia non era ancora contenta, e per infierire ulteriormente raccolse una manciata di fango da terra e la spinse nella bocca della prigioniera ribelle.
    
    -Quando finalmente saremmo da sole, ti farò mangiare anche di peggio.-
    
    Da quel momento Vidana si rassegnò. Umiliata e provata dal lungo viaggio la ragazza non osò più porre resistenza.
    
    Quella notte non le venne dato neppure da mangiare e il telo di plastica che nelle altre notti aveva usato come coperta le venne negato. E sempre quella notte, giunse una gelata di iniziò autunno che fece scendere la temperatura a dici gradi.
    
    Vidana stava sonnecchiando raggomitolata sotto al carretto cercando di prendere sonno dopo una notte di freddo passata in bianco. Poi una violenta scarpata la colpì alla schiena svegliandola completamente e riportandola a tutte le sue sofferenze. Il dolore fu tale da farla piegare in due e rotolare come un verme infilzato. Oltre alle lacrime non riuscì neppure a trattenere l’urina, e come una bambina piccola se la fece addosso.
    
    Non le servì aprire gli occhi coperti di lacrime per capire chi fosse stata a colpirla. Olimpia però ebbe il timore di ...
    ... averle fatto veramente male con quell’ultima crudeltà.
    
    Skylar accorse per controllare che Vidana non fosse rimasta gravemente ferita. Senza mancare di rimproverare la sua amante, prese in braccio la ragazza e la portò vicino al fuco. Li pote constatare che la colonna vertebrale non era stata danneggiata. La punta dello scarpone aveva comunque lasciato un bel livido dietro al rene sinistro.
    
    -Non farla tanto seria.- Disse Olimpia cercando di nascondere la paura di quel suo gesto.
    
    -Lo sai cosa ci farebbe Iskra se dovesse rimanere paralizzata?-
    
    Olimpia non ebbe nulla da ridire. Lasciò l’indiana e la prigioniera da sole e andò a fumarsi una sigaretta su un tronco abbattuto.
    
    La prima cosa che Skylar fece fu spalmare una crema contro il gonfiore sulla schiena della giovane, che nel frattempo non aveva ancora smesso di piangere. Skylar allora si portò dietro di lei e la fece appoggiare la testa sul suo seno nascosto dalla camicia della mimetica.
    
    -Shhh. Buona. Buona. Non ti farà più niente.- Disse l’indiana accarezzandole la testa.
    
    Skylar cominciava a provare empatia per la piccola prigioniera. Anche lei aveva subito lo stesso destino. Certo Skylar era stata rapita molto più giovane e alla fine era stata salvata. In oltre quella ragazzina inconsciamente le aveva causato qualche problema. Eppure stava iniziando a provare dei veri sentimenti per quella sventurata creatura.
    
    Calmata la ragazza, Skylar le offrì perfino una sorsata dalla sua borraccia, e con l’acqua ...
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