1. Orgia pagana a villa dracone: la notte trasgressivadei vampiri


    Data: 23/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    Una bellissima colonna sonora, tutta basata su brani rock, accolse Amélie e me. La musica era perfetta all’ambientazione e alla scenografia per la serata che ci si prospettava. Nel bellissimo e suggestivo salone ci accolsero i nostri amici Vivi e Spettro. Lui, come sempre, era elegante nei modi e nel look. Tutto abbigliato di nero (come chiedeva il dress code) con due bretelle rosse che spiccavano. Lei era decisamente aggressiva. Il suo trucco valorizzava occhi e bocca, il seno generoso sembrava esplodere da quando era strizzato e le sue gambe esaltate da un pantalone di pelle rossa. Due vampiri, due splendidi vampiri. Così come lo eravamo noi nel raffinato gioco di ruolo che avevano organizzato.
    
    Ero già stato ospite della Contessa Dada e della sua incredibile Villa Dracone. Ma il fascino di quel luogo mi colpì nuovamente. Un piccolo sentiero bordato di sassi conduceva dal cancello all’ingresso della villa.
    
    Dall’esterno, le ampie vetrate e la porta, anch’essa a vetri, permettevano già di intravvedere l’opulenza vagamente gotica dell’interno. La facciata della villa emanava un’aria di raffinata decadenza. La padrona di casa era la famosa “Contessa Dada”. Andammo a salutare anche lei e ne approfittai per presentarle Amélie. La contessa aveva gli occhi che brillavano per l’eccitazione e l’attesa della serata. La sua bocca carnosa aveva quel sorriso imbronciato che lasciavano immaginare meraviglie. Ci guardammo intorno e negli occhi di Amélie lessi lo stupore ...
    ... l’ammirazione per quel luogo fatato. La sala era dominata dai candelabri, dai tappeti, da poltrone e divani d’epoca. I toni caldi del legno, del rosso evocavano lussuria; un letto era casualmente posato laddove avrebbe dovuto esserci un tavolino. Animali impagliati, vecchie foto in bianco e nero, quadri di ogni foggia e stile. Eravamo fuori dal tempo e dallo spazio in un luogo senza eguali. In un angolo della bellissima e amplia sala, un grande tavolo era coperto di bicchieri. Alcuni cocktail erano già stati preparati. Nei bicchieri erano immerse siringhe piene di un colore rosso a evocare il sangue. Alcune persone erano già arrivate alla festa e ci salutammo. Poi salimmo nella camera dei nostri amici per cambiarci.
    
    La camera da letto, posta al piano superiore, era all’altezza delle altre stanze. In un camino rosseggiavano delle braci, il letto era principesco. Alle pareti, ancora quadri e mobili d’epoca. Avevamo fatto parecchia strada per giungere alla Villa Dracone. Organizzarci non era stato facile. Però quando avevo proposto questa esperienza alla mia donna ero certo che questo l’avrebbe entusiasmata e che avrebbe fatto l’impossibile per andarci al mio fianco. Quando Amélie desidera qualcosa, raggiunge sempre il suo obiettivo. Quella sera il suo obiettivo era vivere un’esperienza diversa da tutte le altre. Era la nostra prima volta. Era la nostra prima volta a una vera festa privata. Era la nostra prima volta in un luogo particolare. La volevo condividere con lei e con lei ...
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