1. Una calorosa amica di infanzia (prima parte)


    Data: 13/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: cockam68, Fonte: Annunci69

    Nell’autunno di quell’anno avevo iniziato a frequentare l’Università; si trattava di una facoltà scientifica, per cui ero molto impegnato a frequentare i corsi presso la sede della facoltà.
    
    Un tardo pomeriggio, mentre rientravo a casa in sella alla mia biciletta, notai una ragazza bruna dai capelli lunghi leggermente mossi camminare sul marciapiede alla mia destra. Camminava con passo svelto e deciso, muoveva in modo molto aggraziato le lunghe gambe strette in un paio di pantaloni scuri e sulle quali sventolava la tesa di un cappotto grigio che si fermava all’altezza del ginocchio.
    
    Appena la superai, voltandomi leggermente verso di lei riconobbi nel suo viso di giovane donna i lineamenti di una mia carissima compagna di scuola delle scuole medie. Mi fermai poco oltre, e mentre mi giravo verso di lei notai con gioia che anche lei mi aveva riconosciuto nonostante mi fossi fatto crescere un leggero velo di barba.
    
    “Monica!” esclamai. “Giorgio!” rispose lei. “Che sorpresa! Quanti anni che non ci si incontra!” dissi io con tono leggermente emozionato. “Saranno almeno cinque o sei anni” rispose lei venendomi incontro con l’intenzione di abbracciarmi.
    
    Appoggiai la bicicletta ad un palo e mi lasciai abbracciare da Monica che nel frattempo si era trasformata in una attraente giovane donna: me ne accorsi dalla leggera pressione del suo seno contro il mio petto, anche se nascosto sotto il tessuto del suo cappotto grigio.
    
    “Perché non entriamo in un bar e ci prendiamo ...
    ... qualcosa di caldo insieme e ricordiamo un po’ i bei tempi della scuola media?” chiesi io, con il desiderio di prolungare quell’incontro fortuito così piacevole.
    
    “Volentieri!” rispose Monica distendendo il suo viso in un raggiante sorriso.
    
    Entrammo nel bar più vicino, ci sedemmo ad un tavolino rotondo adiacente alla vetrina che dava sul marciapiede, in un angolo un po’ raccolto del locale ed ordinammo due cioccolate calde.
    
    Iniziammo a ricordare i tempi della scuola, quando ci lanciavamo occhiate di intesa tra i banchi durante le lezioni di storia che erano noiosissime, ricordammo i pomeriggi passati insieme a fare i compiti a casa di Monica, durante i quali, con più libertà, ci osservavamo l’un l’altra senza avere il coraggio di proferire parola.
    
    Ad un tratto Monica sembrò cambiare atteggiamento: i suoi occhi si fecero scintillanti, come se le fosse venuta in mente un’idea. “Che ne dici se andiamo a casa mia come ai vecchi tempi?”, esclamò tutta eccitata. “Debbo chiederti un piacere” aggiunse con lo sguardo malizioso ed un po’ misterioso che ricordavo in lei dai tempi dell’infanzia quando stava per combinarne una delle sue. “Ti spiegherò tutto a casa mia, sempre che tu abbia voglia di venirci”, disse ancora con tono provocante ed invitante.
    
    Anche se avrei dovuto rimettere in ordine gli appunti presi durante le lezioni, non potei rifiutare l’invito di Monica, ripresi la bicicletta, invitai Monica a sedersi sulla canna, la avvolsi tra le mie braccia che impugnarono il ...
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