1. Nuora e suocera. Terza parte.


    Data: 08/01/2023, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... sorella dice che ti preoccupa il fatto di esserti resa conto di esser una zoccola: è tutto qui il problema? Se questo è il problema, sappi che non esiste, perché io voglio una femmina come te, bella, disponibile e affamata di cazzo. Si, voglio una zoccola, una puttana che mi soddisfi in tutto e per tutto. Non me ne frega un cazzo, se scopa con altre persone, se si farà rompere il culo da chiunque oppure lo succhia, quando ne ha voglia, al primo che passa. Sono più che felice veder la donna che amo che svetta i piedi al cielo mentre si fa chiavare da qualcuno che l'abbia intrigata: ne sarei veramente fiero. L’unica cosa che mi importa è che mi ami, e che desideri passare la sua vita insieme a me. Nella mia famiglia, esser una donna zoccola è un grande privilegio e ti informo che mia madre è una delle più grandi puttane che abbiano mai calcato questa terra. Adesso, dimmi che non mi ami, dimmi che ti sei trovata un altro che ti scopa meglio di me ed io me ne uscirò da quella porta e non ti darò più alcun fastidio, altrimenti, stringimi forte e non farmi più star male, come lo sono stato in questi tre giorni.»
    L’ho abbracciato con tutta la forza e l’ho baciato piangendo, mentre lui mi ha spogliato velocemente e ci siamo messi a scopare sul pavimento, con lui che sembrava impazzito, mentre mi sfondava la fica a colpi di cazzo, gridando che mi amava, che ero la sua puttana, e che era orgoglioso di avere una futura moglie troia. Un mese dopo, mi ha portato a casa sua a conoscere i ...
    ... suoi genitori e sua madre ha ascoltato con attenzione tutte le cose che Carlo mi ha chiesto, mentre Luca era raggiante di felicità e Luisa tesseva le mie lodi, soprattutto sulla mia spiccata capacità di destreggiarmi con i numeri. Quando è giunto il momento di salutarmi, Giulia mi ha preso un attimo in disparte e, guardandomi dritto negli occhi, mi ha espresso il suo compiacimento.
    «Mi ha fatto molto piacere conoscere la ragazza che ha riempito il cuore di mio figlio e, poiché lo amo come la mia stessa vita, ti prego solo di non farlo più soffrire, come è successo qualche tempo fa, perché non lo sopporterei. Diversamente desidero che tu ti senta fiera ed orgogliosa di far parte di questa famiglia, dove noi donne non abbiamo scrupoli ad aprire le cosce quando il gioco vale la candela, oppure, semplicemente, perché in quel momento sentiamo il desiderio di fare una bella chiavata. Spero che ti diplomerai velocemente, perché ho bisogno di gente come te e come mia figlia Luisa, nella mia azienda.»
    Mi ha abbracciato e baciato e, da quel momento, spesso e volentieri, insieme a Luisa siamo andate a trovarla sul posto di lavoro, iniziando a renderci conto di quale avrebbe potuto essere il nostro futuro. Come promesso, appena ci siamo diplomate, siamo state assunte direttamente nell'azienda di Giulia e Carlo. Fin da subito, siamo state inserite nell'amministrazione, mentre Luca ormai si occupava, insieme a suo padre, della parte operativa. Per un certo periodo, abbiamo lavorato per ...
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