1. Mia figlia si sposa. Prima parte. Il matrimonio di Silvia


    Data: 12/10/2022, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Carlo, ho 48 anni e da quasi 25 sono sposato con Adele. È una bella donna, ha due anni meno di me e, dalla nostra unione sono nati due figli: Michele di 24 anni, e Silvia di 21. Michele è un bel ragazzo e da tre anni convive con Pamela, da cui ha avuto una splendida bambina, che è la gioia della nostra famiglia. Oggi invece siamo alle prese con il matrimonio di Silvia e, mentre sono in camera mia e mi sto vestendo per portare mia figlia all’altare, entra mia moglie, mi viene vicino ed è visibilmente preoccupata. È molto bella nel suo abito, però, in questo momento ha il viso molto teso e preoccupato.
    «Carlo, sono preoccupata, Silvia è andata nel pallone. Credo si sia fatta prendere da una forte crisi di nervi: è indecisa, se sposarsi oppure lasciar perdere tutto.»
    Le metto una mano sulla spalla, la guardo negli occhi e con voce calma la tranquillizzo.
    «Non ti preoccupare tesoro, abbiamo ancora un buon margine di tempo; quindi, facciamo così: avviati in chiesa con Michele e raggiungi gli invitati. Qua rimango io, sistemo tutto e, al massimo tra un’ora, saremo lì anche noi.»
    «Un’ora? Ma, Carlo, gli invitati saranno tutti lì ad aspettare?!»
    Le rivolgo uno sguardo che non ammette repliche e le parlo con tono deciso.
    «In ogni matrimonio che si rispetti, è tradizione che la sposa si faccia aspettare. Si aspetta sempre, perché noi dovremmo far eccezione? Su, è meglio che andiate, non perdete tempo.»
    Sento mia moglie e mio figlio che chiudono la porta uscendo di ...
    ... casa e, immediatamente mi reco in camera di mia figlia, che trovo sdraiata sul suo letto, avvolta nel suo splendido abito da sposa. Come mi vede, si gira, mi butta le braccia al collo iniziando a balbettare e piangere, evidenziando tutta la sua fragilità ed insicurezza.
    «Papà! Oh, papà, sono così confusa. Io, non so cosa fare, ho tanta paura. Se poi non va? Se lui, davanti all’altare, ci ripensa! Poi io non voglio perdervi, non voglio perdere la mamma, Michele e soprattutto te, papi, perché lo sai quanto ti amo.»
    Vederla così mi viene un groppo al cuore. È incantevole e, per fortuna, non si è ancora truccata, altrimenti, con il mascara, avrebbe fatto un vero disastro. È bellissima: gli occhi grandi e azzurri, la lunga treccia di capelli biondi che ondeggia, l’abito è semplice e nello stesso tempo stupendo; è anche comodo perché nasconde un lungo spacco che facilita i movimenti. Ho fatto in modo che lo prendesse, proprio perché ho tante idee su questo momento, tante fantasie, ma, soprattutto, tanti desideri da realizzare. La stringo forte tra le mie braccia: è la mia bambina. Oggi si sposa con Luigi e siamo fortunati: è un bravo ragazzo, di buona famiglia, è educato ed ha una carriera promettente; è innamorato cotto di mia figlia e le lascia fare tutto quello che vuole. L’adora e questo lo rende il genero ideale. Le asciugo le lacrime, la tengo stretta a me e il suo splendido corpo aderisce al mio e questo già mi provoca brividi di piacere. La mia voce è più calma e pacata ...
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