1. 182 – I figli di Valentina e Veronica sfondano il culo ad Alice


    Data: 08/09/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... nemmeno il tempo di rispondergli che lui mi appoggiò la mano aperta contro la figa, la carezzò un attimo solo, poi estrasse le dita bagnate di urina e se le annusò.
    
    ‘Non hai mai sentito il gusto della pipì??’
    
    ‘No, mai’.’
    
    ‘Leccami adesso la patata, così ne sentirai il sapore’..’
    
    Il suo pene era naturalmente già duro e pronto; ancora una volta provai il forte desiderio di farmelo sbattere nel culo ed invece, lui si accucciò davanti a me e cominciò a lapparmi la vagina. Incorraggiai il suo fare e con le dita gli tenni premurosamente la figa ben aperta. Infine il baldo giovanotto si sollevò in piedi, io lo osservai attentamente mentre golosamente, quasi inebriato, si passava la lingua sulle labbra assaporando con piacere il gusto della mia urina.
    
    ‘Che buon sapore che ha la figa quando una donna ha appena pisciato’..’
    
    ‘Beh, sai, mi devo ancora fare il bidet e la mia vagina ha un po’ di odore suo, in più c’è il sapore della pipì’..’
    
    ‘Buono, proprio buono’.’
    
    ‘Così adesso, io e te siamo pari, ieri io ho assaggiato il tuo ‘bouquet’ ed oggi tu hai gustato il mio’.’
    
    ‘Ti scoperei adesso sai??’
    
    Mi alzai dal water e mi sedetti sul bidet, mi rinfrescai la figa ed usai quei pochi secondi per rinfrescarmi anche la mente; quindi, tirando fuori tutta la forza psicologica che avevo in me, mi asciugai e poi gli risposi’.
    
    ‘Dai, usciamo di qui che è meglio, in cucina c’è tua madre, se non ci vede arrivare viene a cercarci e’..’
    
    ‘Va beneee”. Peccato però!!! Si ...
    ... poteva”’
    
    Così dicendo, da dietro, mi passò ancora una volta la mano fra le cosce, io mi voltai sorridendogli e quindi uscimmo dal bagno.
    
    Lui, andò nel ripostiglio, prese dall’armadio un paio di mutande e le indossò. Ora il cazzo era coperto, ma, la voluminosa forma, rimaneva comunque bene in evidenza. A mia volta mi vestii infilandomi un vestitino leggero sulla pelle nuda e, guidata dal buon aroma di caffè e dal brontolio della caffettiera, percorsi il corridoio ed arrivai in cucina. Veronica, stava spegnendo in quel momento il gas sotto la caffettiera’..
    
    ‘Ciao Vale, arrivi giusto in tempo per bere il caffè’.’
    
    ‘Ciao Veronica, si grazie, credo proprio d’averne bisogno’.’
    
    ‘Notte agitata vero???’
    
    ‘Si, in pratica non ho chiuso occhio”’
    
    ‘Anch’io mi sono girata nel letto tutta la notte”’
    
    In quel momento vidi arrivare Ale, in mutande e con il cazzo ormai a riposo’..
    
    ‘Ciao mà, mi dai un po’ di caffè anche a me”.’
    
    ‘Ciao Ale, adesso te lo verso. Tu almeno hai dormito bene???’
    
    ‘Si, si, benissimo ‘
    
    ‘Fortunato te, Vale e io non molto”’
    
    ‘Ieri è stata una giornata intensa, fisicamente parlando dico, non eravate stanche???’
    
    Risposi io’.
    
    ‘Si, io ero stanca e credo che lo fosse pure tua madre ma, soprattutto, ero molto agitata per quanto successo. Sai noi adulti pensiamo sempre alle colpe ed al cattivo esempio che diamo ai giovani, in special modo ai figli. E ieri non è che vi abbiamo insegnato qualcosa di positivo. I rimorsi a volte ci attanagliano il ...
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