1. La saga delle principesse monelle 1 – La regina dei ghiacci


    Data: 07/09/2018, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Peche, Fonte: RaccontiMilu

    Hanna si svegliò da un sogno ormai ricorrente. Un ricordo indelebile e allo stesso tempo indefinito. Qualcosa legato al rapporto con una sorella maggiore della quale non ricorda quasi più i lineamenti del viso e un incubo che ha a che fare con la perdita dei suoi genitori in un viaggio per mare.
    
    Essere soli &egrave piuttosto comune per dei reali, ma non sapere il perché si &egrave soli &egrave qualcosa di peggio.
    
    Hanna non aveva ancora riconquistato del tutto i sensi quando rivolse uno sguardo sopito al comodino di fianco a lei. Proprio vicino alla foto di famiglia raffigurante lei e la sorella insieme ai genitori, una massiccia carota arancione era avvolta in un fazzoletto di velluto verde. Quando non hai una madre a cui chiedere certe cose, una giovane ragazza esplora da sola i propri misteri. Quella carota aveva a che fare con un gioco che lei e sua sorella avevano fatto da bambine. Un pupazzo di neve, le pareva di ricordare. In quanto unico oggetto emblema del legame fraterno Hanna lo aveva tenuto sempre con sé.
    
    Certo, da quando per ignoti motivi le due sorelle furono separate, quella carota non funse più da naso per alcun pupazzo di neve. Anzi, da quel momento Hanna vide la neve soltanto dalla grande terrazza della sala da ballo. Con l’età, quella carota arancione non aveva perso di significato, aveva solo cambiato funzione.
    
    Ebbe tutto inizio la notte in cui poco prima di partire per mare suo padre aveva portato a palazzo un busto in bronzo donatogli ...
    ... dall’ambasciatore di Follington. La statua raffigurava il principe Erik immortalato con un’espressione fiera e virile. Era una delle tanti notti in cui Hanna, prossima ai diciotto anni, bussava alla porta della camera da letto della sorella maggiore per implorarla di aprire, quando sfinita e annoiata si appollaiò sul lussuoso sofà posto sotto il ritratto di Giovanna d’Arco, sognando il giorno in cui la sorella le avrebbe concesso la pace e attendendo un qualsiasi segno di vita dalle alte e silenziose stanze del palazzo. Mano a mano che i minuti passavano, la tristezza e la noia divenne rancore. Era colpa di sua sorella se lei ora era sola. Per qualche motivo i loro genitori le avevano volute tenere separate, d’accordo, ma ora i loro genitori non c’erano più. Adesso erano sole al mondo e Hanna aveva bisogno di una guida. Stringendo la carota in fra le mani sfiorò l’idea di spezzarla e quel busto situato proprio di fronte al sofà sul quale era sdraiata sembrava volerle ricordare che non avrebbe mai trovato il vero amore, un vero uomo. A quest’ultimo pensiero il rancore si tramutò in curiosità. Indagando a distanza il viso scolpito del principe Erik, Hanna si alzò leggermente la gonna del vestito. Nonostante le calze di lana, la sensazione della punta della carota scorrerle lungo l’interno coscia le provocò più di un fremito. Mentre con una mano giocava con una delle rosse trecce dei capelli, con l’altra si portava lentamente la carota in mezzo alle gambe.
    
    Sul chiaro volto le guance ...
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