1. Ho scopato una dea


    Data: 20/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu

    ... Non lo dicevo così per dire ma ero serio, infatti vedere così da vicino il suo viso ed il suo seno mi stava procurando una buona erezione.
    
    Mi chiese se ero serio e le risposi naturalmente di si. Mi fece uno strano sorriso e appoggiò una mano sulla mia coscia, io le misi una mano sulla sua e la guardai. I suoi occhi azzurri erano famelici e sembravano volere una sola cosa da me. Pian piano alzò ancora di più la mano e arrivò a toccare la mia patta.
    
    -Vedo che non menti’ qui sotto c’&egrave qualcosa che punta- mentre diceva le ultime parole si passò la lingua sulle labbra rosse per il rossetto ‘che ne dici di andare a farci un giretto fuori? Dico due parole al direttore e andiamo.
    
    Non me lo feci ripetere, ero eccitatissimo per la situazione ma non osavo ancora toccarle il culo o simili, arrivati nell’atrio di ingresso andò da Marcel il mio principale a dirgli che io andavo via con lei poi gli allungò una mancia dicendo di essere discreto e di avvisare suo padre che non si era sentita bene.
    
    Uscimmo e subito arrivò la macchina nera di prima, l’autista venne ad aprire la portiera e notai che era una limousine. Barbara gli disse ‘giro panoramico’, suonava come una frase in codice, infatti l’autista chiuse la portiera e appena risalito chiuse il finestrino di comunicazione e iniziò a guidare.
    
    I vetri erano scuri e Barbara mi disse che avremmo avuto molto tempo stasera e mi pose una mano sul pacco.
    
    Eccitatissimo allungai una mano pure io verso la sua coscia e ...
    ... iniziammo a baciarci, lei si sedette sopra di me e mi teneva la testa con le mani mettendomi la lingua in bocca. Nel frattempo io non perdevo tempo e toccavo tutto quel ben di dio. Il culo era abbondante ma molto sodo, sedendosi la gonna si era alzata e potei sentire il perizoma che divideva quella bellissime chiappe.
    
    Si staccò un attimo ma solo per togliersi la giacca e la camicia e mentre io facevo lo stesso si sfilava anche il reggiseno. Riuscì a finire prima io così mentre armeggiava con il gancetto buttai la mia bocca in mezzo a quelle tette così piene sode. Le aureole dei capezzoli erano proporzionate e per cui molto grosse, me le mettevo a turno in bocca e non riuscivo a far stare neanche mezza tetta.
    
    Barbara sembrava gradire ed emetteva gemiti che mi eccitavano sempre più. Poi si abbassò e me la ritrovai inginocchiata di fronte a me che con le tette che cadevano sulle mie gambe mi toglieva i pantaloni e gli slip.
    
    Il mio cazzo si fece onore, infatti appena sfilo gli slip uscì fuori svettante dall’alto dei suoi 21 cm e lei come un’amazzone famelica lo accolse nella sua grande bocca. La mascella, così autoritaria a vedersi, era stretta intorno al mio cazzo e la lingua usciva per leccare ogni centimetro della mia asta.
    
    Ora che era sicura che il mio cazzo fosse al massimo delle dimensioni si rimise seduta su di me ma stavolta di schiena. Con la mano puntò il mio pene sulla sua vagina e si buttò su di esso.
    
    Rimanemmo a lungo con lei che saltava sul mio pene venendo ...