1. saradalegare


    Data: 19/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    Sara aveva fatto un salto sulla sedia nel leggere questa strana email.
    
    Era appena arrivata a studio e, per prima cosa, aveva aperto la sua posta personale.
    
    I suoi due colleghi, con cui divideva lo studio di architettura, non erano ancora arrivati, altrimenti avrebbero notato la sua agitazione.
    
    Non riusciva a capire, quel messaggio non doveva, anzi non poteva essere lì.
    
    Possibile che il suo
    
    avesse scoperto la sua identità?
    
    Sara era una quarantenne tranquilla, con un vita normale: lavoro, matrimonio, marito ed una figlia ventenne. Tutto nella norma a parte quel piccolo vizietto.
    
    Le piaceva leggere racconti erotici e così, quando aveva tempo, si collegava ad un sito internet dove molta gente pubblicava storie del genere.
    
    Mesi prima aveva scritto una mail di ringraziamento ad un autore che le piaceva molto.
    
    Naturalmente, per questo tipo di corrispondenza, non usava la casella normale, quella su cui ora era arrivato quello strano messaggio, ma ne aveva creata una apposta, saradalegare@….
    
    Con quello sconosciuto autore di storie era iniziata una fitta corrispondenza e lui le aveva proposto una forma di collaborazione: la dava dei compiti da eseguire e lei descriveva le sensazioni provate, in modo che lui potesse scrivere una sorta di diario.
    
    Gli esercizi erano tutti basati sulla dominazione, lei era sempre stata attratta da queste cose e la persona con cui intratteneva questa corrispondenza, sapeva il fatto suo.
    
    Gli aveva anche mandato diverse ...
    ... foto, stando attenta ad escludere il viso, perché non si sa mai.
    
    Insomma, non ci poteva essere nessuna possibilità di collegare l’anonima saradalegare, con la Sara in carne ed ossa, perché lei non aveva mai fornito informazioni su sé stessa.
    
    Il master di lei sapeva soltanto l’età ed il nome, certo, ne conosceva l’aspetto fisico, dato che gli aveva inviato molte foto, ma ignorava che faccia avesse, perché Sara aveva sempre mascherato il viso con un programma di foto ritocco, prima di spedire le immagini.
    
    Insomma era sicura di non aver commesso alcun errore, anche i racconti pubblicati, non avrebbero potuto in alcun modo essere ricollegati a lei, neanche se li avesse letti suo marito o sua figlia, eppure era stata scoperta.
    
    Ora scrivo al master, pensò, anche se la loro collaborazione si era conclusa da diversi mesi, forse sarà in grado di darmi spiegazioni.
    
    Ma quando provò ad entrare nella casella di posta
    
    , scoprì che la password era sbagliata.
    
    Non può essere, la ricordo perfettamente, ne sono sicura.
    
    Controllò se per caso non avesse inserito la maiuscola, provò decine di volte, cambiando anche qualche lettera, ma il risultato era sempre, invariabilmente lo stesso.
    
    Possibile che qualcuno mi ha cambiato la password?
    
    Provo con il recupero password, pensò.
    
    La domanda segreta che lei aveva impostato all’inizio, era come si chiama tuo figlio.
    
    Digitò ‘chiara’, il nome della figlia e la risposta fu, anche in quel caso, negativa.
    
    Possibile che ...
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