1. la casa delle bambole


    Data: 18/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    Dicono che le mosche mi donano, che mi ravvivano gli occhi spenti. Dicono che vestito di lividi sto molto meglio, che la mia pelle bianca acquista subito colore e lucentezza. Che ho bisogno di fumare meno, perché altrimenti mi si cancella l’odore di cenere vitale. Che si sente solo il tabacco e non sembro più uno spettro. Che i miei occhi sono lune in totale eclissi. Sono bello, solo se morto. Dicono che devo mangiare meno, perché temono che le mie guance perdano il loro fascino, quel fascino di essere così scavate, di sembrare solchi.
    
    Perché è così tanto cool essere la vittima, quando mi è concesso essere il carnefice? Perché essere sempre il carnefice non è così appagante? Perché gli esseri umani creano sempre problemi attorno a loro, che sono via via sempre più grossi e disturbanti?
    
    Nulla è semplice.Anche la cosa più elementare può essere discussa. Uno che non ha studiato matematica può mettere in discussione il fatto che due più due faccia quattro, può non essere d’accordo. Nulla è sincerità. Così anche noi siamo costretti a mentire. Sempre.E a picchiare duro. A non dare nulla per scontato. Rappresentiamo tutti la solita leggiadra sinfonia di latex, ridotta ad un carnevale orribile. Grottesca, magnetica e acida poesia di cianuro, sia Fatta la tua Volontà. Che sia un anno, un giorno, un mese soltanto, chiudimi gli occhi e cullami. C’è troppo rumore. C’è troppo rumore. Non vedo più nemmeno il cielo blu che mi si scagliava davanti poco fa, è tutto solo disordine, la ...
    ... mia anima mi fa un male cane. Ho le mani troppo fredde e il mio viso, quasi, si fa tristemente impalpabile. Spettrale. Suono alla porta dei miei nuovi clienti. Malvina mi ha chiesto di farle questo favore. Non c’è limite alla degradazione dell’essere umano. Una coppia sposata di slave che vive sui navigli. Una bell’appartamento borghese sopra un centro massaggi thailandese. Mi aprono quasi subito. Lei è una donna sulla quarantina, che tuttavia si porta bene i suoi anni e ne dimostra almeno dieci in meno. Ha i capelli sciolti, che cadono sulle spalle di un nero corvino, quasi irreale. In reggiseno e mutandine, tiene il suo maritino cinquantenne borghese legato ad un guinzaglio di pelle. Nudo e con il culo all’aria.Ho il cuore della bestia in mano. “Pensavo foste due slave…” sussurrò sull’uscio. “Mi piace fare entrambe le cose, oggi però sono piuttosto cattiva. Entra, dai.”
    
    Un mezzo inchino e entro, mentre il verme mi si appiccica alle caviglie, gridando “Padrone…”, poi si rivolge alla moglie: “Padroncina, grazie per aver scelto un padrone così bello…”.
    
    Lei risponde con un calcio dritto sulla colonna vertebrale. Rantola. “Padrona! Chiamami padrona, schifoso bastardo !”
    
    “Sì, padrona…la chiamo padrona” finge di essere dispiaciuto, fa quasi pena, ma gli sputo sui capelli.La donna guarda divertita: “Sapevo che di te ci si poteva fidare…Io sono Cherry e lui è Cane bastardo.” “Piacere…Davide” dico, sputandogli ancora addosso, ma questa volta sulla schiena nuda, dilaniata da ...
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