1. faccia d’angelo, provincia inferno


    Data: 14/08/2018, Categorie: Etero Autore: cockney, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentii il suo sfintere poggiarsi sulla mia cappella, prese una mia mano e la guidò sul mio cazzo -tienilo cosi, dritto- disse, e aiutandosi con le sue mani, divaricò le natiche e mi accolse dentro, lentamente. Finalmente potei guardarla in faccia, mentre la inculavo. Il suo viso si era trasformato. Potevo leggere sui suoi lineamenti, dolore, soddisfazione, piacere, perversione, lussuria. La penetrazione non era fluida anche in quella posizione, ma non ci volle molto che Eleonora venne. Me lo disse prima nell’orecchio, poi lo gridò al “vento”, le sue gambe tremarono, il suo addome iniziò a contrarsi in piccoli spasmi, ed i suoi umori mi bagnarono la pancia ed i testicoli. Rimasi nel suo culo mentre lei era immobile su di me, con il viso abbandonato su una mia spalla, e con la lingua intenta a leccarmi il collo -bellissimo!- riuscì soltanto a dire -fantastico!- risposi mentre ricominciai a muovermi – aspetta,- si alzò e mi diede le spalle, poi si voltò, mi fissò negli occhi e la vidi mettersi in ginocchio sul tappeto . Inclinò il più possibile il busto in avanti, il culetto ben alzato, le gambe divaricate… si voltò, mise le mani sulle natiche e si offrì -lo vuoi ancora ?- si passò la lingua sulle labbra mentre formulava questa domanda – Si!- risposi deciso, avvicinandomi – allora montami!-a quella richiesta non potei resistere, mi abbassai, flettendomi il più possibile sulle mie gambe, ma restando in piedi, avvicinai il mio cazzo all’ano e spinsi -siiiii- esclamò sentendomi ...
    ... entrare -voglio incularti forte Ele- le dissi, senza più tabù -fallo Ste, buttamelo nel culo!- L’universitaria, la ragazza acqua e sapone conosciuta ad un aperitivo il giorno prima, la provinciale con la faccia d’angelo non c’era più, e al suo posto c’era la Eleonora che in fondo in fondo sognavo e volevo, ma soprattutto c’era la Eleonora che lei voleva essere nell’ intimità. Non so quanto durò ancora quella penetrazione, ma so che fu una delle più belle scopate che mi sono fatto ad oggi. -Non venire nella bustina- mi disse, sentendomi ormai prossimo all’orgasmo. Spingevo, la scopavo nel culo, godevamo ed i confini del pudore erano ormai travalicati -dove la vuoi Ele ?- si voltò, mi sorrise furba – dove voglio…cosa?- mi guardò con gli occhi furbi – la mia sborra- ansimò nell’udire quella parolina tanto “sconcia” quanto eccitante. Si spostò in avanti facendomi uscire dal suo retto, si voltò, mi tolse il preservativo e senza dire nulla cominciò a succhiarmi. Lo stesso splendido pompino della notte prima. Labbra, lingua e saliva…un guanto quella bocca. -Dimmi soltanto quando ci sei- lo riprese in bocca -ok- risposi pensando che non avesse voglia di bermi di nuovo. Vedevo la sua testa fare avanti e indietro, i suoi occhi fissi nei miei, la sua mano sull’asta e l’altra ad accarezzare i testicoli – sto venendo!- lo tolse dalla bocca, fissava me mentre mi scappellava velocemente e si faceva imbrattare completamente il viso. Tanti fiotti di calda sborra la colpirono sul mento, sulle ...