1. faccia d’angelo, provincia inferno


    Data: 14/08/2018, Categorie: Etero Autore: cockney, Fonte: RaccontiMilu

    La provincia, quell’angolo di mondo che instilla nelle vene e nel cervello dosi massicce di tedio. La provincia, quell’angolo di mondo che spesso uccide la verve di un essere umano, ma, a volte, nasconde nei meandri dei suoi indicibili segreti, momenti di puro godimento goliardico. La provincia, un inferno abitato da diavoli che soggiornano in corpi di angeli. Il vento glaciale che si respira camminando per le viuzze che si dipanano nei borghi, lasciano il passo al clima torrido delle camere da letto, &egrave in quel luogo che un corpo, all’apparenza algido, diviene una pira che arde. Quel corpo che prese fuoco come un fascio di legna cosparso di spirito fu quello di Eleonora, e ad incendiarsi assieme a lei, accanto a lei, c’ero io, prigioniero della provincia. Ci conoscemmo in un normale pomeriggio paesano, uno di quei pomeriggi che assomiglia per ritmi e routine a tanti altri passati e a tanti altri che verranno. Fu il mio amico Marco, l’unico che frequentavo assiduamente in quel buco di culo nascosto nel mondo, a farci conoscere, e fu la nostra voglia di evadere a farci unire.
    
    -Mi diceva Marco che vivi qui da poci mesi-
    
    -Da 5 per la precisione-
    
    -E tra quanto pensi di andartene ?- quella domanda lasciava presagire quanto, anche Eleonora si annoiasse in quel fottuto pase di rustiche tradizioni.
    
    -Al più presto, non appena arriverà un offerta di lavoro interessante che mi permetta di guadagnare per poter fare ciò che realmente voglio fare-
    
    -E cosa vuoi fare ?- ...
    ... quel viso dolce, angelico, dai lineamenti delicati, e leggermente pittato. Quella voce scevra da inflessioni dialettali, quel suo gesticolare da donna fatta già a 23 anni[…] La osservai, curioso e intrigato da tanta femminilità nascosta sotto un paio di jeans ed una camicetta
    
    -Il fotoreporter- risposi, confessando, per la prima volta in 26 anni i miei sogni a qualcuno
    
    -Affascinante- disse, accennando un sorriso che sembrava dirmi -fottimi-
    
    -Che pensate di fare questa sera ?- domandò ad entrambi, mentre intenta a trafficare con la borsa, estrasse il cellulare e lo controllò per verificare se c’erano eventuali sms da prendere in considerazione
    
    -Io devo stare con Manu- Marco e i suoi maledetti impegni con la fidanzata storica, che tradiva solo con lo sguardo e mai con il corpo
    
    -E tu Stefano ?- si stava rivolgendo a me, che la conoscevo da qualche ora… Merda di provincia, pensai tra me, che fa morire la gente di tedio
    
    -Credo nulla, me ne starò svaccato sul divano a vedere la Tv con il pc sulle gambe- sorrise impietosita, più che per gentilezza convenevole
    
    -Una seratona insomma !?-
    
    -Vuoi farmi compagnia ?- azzardai sorridendo come un ebete, convinto che avrebbe risposto con un sorriso di circostanza che celava un -attaccati al cazzo scemo-
    
    -A che ora ?- per un attimo mi ammutolii, poi pensai ad una presa in giro, poi…
    
    -We, sei connesso? A che ora passo ?-
    
    -Quando vuoi, anche a cena se ti va- balbettai come un adolescente davanti alla prima ragazza ...
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