1. faccia d’angelo, provincia inferno


    Data: 14/08/2018, Categorie: Etero Autore: cockney, Fonte: RaccontiMilu

    ... più, il suo brusio divenire un rantolo, mi incitava a scoparla e poi…venne. La lasciai riposare per alcuni istanti, poi la girai su un fianco ed io mi misi perpendicolare a lei, infilandole il cazzo da dietro e facendola inarcare in avanti.
    
    -ti sento tutto cosi- sospirò mentre riprese a godere. La sua Fica era bollente quanto la sua mente, che si era incendiata davanti ad un aperitivo bevuto in una merda di bar della provincia. Il mio Cazzo era un tizzone ardente che voleva marchiarla nella testa e nel corpo, i nostri fluidi ci stavano dando la giusta dimensione di quello che stavamo facendo per combattere la noia. Uscii precipitosamente dal suo ventre, mi sfilai il profilattico per bagnarla sul seno, ma Eleonora non fu d’accordo,mi impalmò e lo diresse nella bocca. Uno, due, tre, quattro e non so quanti ancora, fiotti di denso sperma la inondarono in bocca. Mi guardò, deglutì, mi bevve… Era quello il vero volto della provincia, pensai, mentre le davo appuntamento per la sera successiva.
    
    Continua
    
    Un capitolo a parte meriterebbe il sesso anale. Molto spesso, leggendo racconti qui sul sito, mi accorgo che la maggior parte degli uomini riesce a trovare partner anche occasionali disposte a fare del sesso anale sin dalla prima volta. Per carità, tutto può accadere, ma, -forse sarò uno dei pochi sfortunati-, a me &egrave sempre capitato di dover faticare molto prima di avere in cambio il tanto agoniato culo. E prima della notte che sto per raccontare, avevo avuto ...
    ... soltanto qualche sporadica esperienza con una mia ex, la quale gradiva poco la penetrazione anale e non mi lasciava mai entrare del tutto, nonostante le dovute cure da parte mia nei confronti del suo sacro sederino (Leccatine preparative, piccole esplorazioni con le dita, uso di lubrificanti di fortuna…)
    
    Una serata travolgente. La noia della provincia si era dissolta tra le lenzuola rese umide dal nostro sudore. Eleonora andò via a notte fonda, dopo esserci promessi che ci saremmo rivisti la sera successiva per una cenetta tra “amici”. Mi addormentai sereno, vuoto, ma voglioso di esplorare ancora quel corpo e quella testa fuori dal comune in quell’angolo di provincia romana. La mattina seguente scivolò via velocemente, ed il mio pensiero andava, di tanto in tanto, a quel viso angelico piegato sul mio basso ventre con la chiara intenzione di regalarmi un piacere intenso e travolgente. Il pensiero di quel pompino mi martellava la testa e mi titillava le parti basse, rendendo il mio sesso duro ad intermittenza. Pensai anche di masturbarmi, per alleggerire i pensieri caldi che annebbiavano la mia coscienza, ma la possibilità che a breve avrei potuto ripossederla, mi fece desistere, e cercai di concentrarmi sulla lista della spesa che avrei dovuto fare per preparare una cenetta veloce, ma sostanziosa, per soddisfare il palato “ghiotto” della mia partner. Uscii nel pomeriggio, comprai dei cibi da preparare in poco tempo, feci una sosta in farmacia per acquistare un pacchetto di ...
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