1. Rue du douai


    Data: 13/08/2018, Categorie: Etero Autore: lampone, Fonte: RaccontiMilu

    ... gambe racchiuse. Voleva sentirlo respirare, voleva alzarsi ed abbassarsi al suo respiro. Si guardarono negli occhi, in silenzio. Poi le loro bocche si aprirono e si baciarono, a lungo. Strano bacio, dapprima solo le labbra a sfiorarsi nei contorni. E poi le lingue a sfidarsi, prima timide e poi sempre più ansiose di risucchiare il desiderio dell’altro.
    
    Lui la strinse a se ancora più forte, poggiando le mani sui glutei rotondi. La tenne stretta mentre con un dito solleticava il suo ano. Lei si inarcò per permettergli di inumidirlo tra le grandi labbra. Lo fece scivolare dentro, e iniziò a slittare sul suo corpo con movimenti controllati. Voleva rimanere al calduccio distesa sul suo corpo e scivolare piano , mentre ancora nessuno dei due sentiva l’urgenza del possesso. Lui introdusse un dito nella stretta apertura dell’ano. E ad ogni rollio del corpo lo sentiva sprofondare al suo interno. Si mise seduto sul letto, e prendendole la faccia tra le mani la baciò a lungo. Lei sorrise, quando le mise davanti alla bocca la mano aperta. Ne lecco il palmo a lungo, per inumidirla, per permettere al suo sesso di scivolare meglio in lei. Si appoggio alla nicchia ricavata dal collo e dolcemente attese. Divaricò i glutei con le mani forzandone la distanza e senti il suo membro ...
    ... caldo spingere delicatamente per forzare l’apertura. Lui la teneva stretta a se, guidando con una mano se stesso in lei, accarezzandola dolcemente. Lentamente scivolò dentro, e iniziò a muoversi. Per un attimo si chiese se era realmente lui a possederla o non lei a farlo. Il piacere si stava facendo strada, e improvvisamente prese a risalire dalla profondità. L’accarezzò con movimenti veloci, mentre lei appoggiata al petto gli strizzava i capezzoli. Quello fu l’unico momento in cui l’urgenza di godere prese il sopravvento. E fu in quel momento che lei guidò entrambe le mani verso il suo sesso. Prese ad accarezzarsi il clitoride mentre due dita si introducevano in lei. Poteva sentire il suo movimento dall’altra parte della stretta parete. Sentiva se stesso muoversi e questo lo fece godere all’improvviso, con un fiotto caldo e denso, nello stesso istante in cui lei risucchiò profondamente le sue dita umide.
    
    Rimasero abbracciati a lungo, lui all’interno del suo corpo. Si stava bene in lei, adesso che era completamente rilassata, la schiena liscia nel suo abbraccio. Dormirono insieme quella notte. Al mattino li colse un leggero imbarazzo, nell’accorgersi che non si erano nemmeno presentati. Non importa, si risposero ridendo. Ancora gli strumenti andavano accordati. 
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