1. Non era previsto Cap. 10 Senza pudore


    Data: 12/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Vicx, Fonte: EroticiRacconti

    “L’Azienda mi offre la possibilità di riprendere contatti che non seguo da un po’… tra questi c’è anche la sua Azienda, Stefano che dici? potrei così cogliere l’occasione per rivederlo forse togliermelo dalla testa, chissà…”. Non ero stata molto convincente, lo leggevo nello sguardo di Stefano, combattuto tra il netto rifiuto e la voglia di trasgredire.
    
    Facciamo così se ti accompagno io, si può fare. Ti aspetto fuori al massimo, in sala riunioni, ma da sola non ti ci mando, in fondo lo hai lasciato senza spiegazioni, cambiato giro, potrebbe essere risentito…. No, o vengo anch’io o non se ne fa niente.
    
    Accetto… non ho scelta, lo chiamo, spiego il mio desiderio di rivederlo nella maniera più neutra e professionale che posso ma sono un vulcano di emozioni. E’ galante, affabile come lui sa fare e mi fissa un appuntamento per l’indomani mattina.
    
    La mattina sono agitata, Stefano con tenerezza cerca di calmarmi, nonostante la sua posizione è molto più sicuro di me, è certo mio complice lo è sempre stato e non ha insicurezze sembra. Io invece sono piena di dubbi, gli piacerò ancora? Come mi vesto….. che intimo scelgo. Sono in ritardissimo quando partiamo da casa. Arriviamo nelle vicinanze dell’ufficio senza scambiare molte parole, anche se fra di noi sento la tensione salire, siamo assorti negli stessi pensieri, ma nessuno dei due ha il coraggio di manifestarli. Quando vedo la targhetta dell’ufficio, un languore mi assale, entriamo, ma ci sono diverse persone che attendono, ...
    ... forse rappresentanti, forse clienti, imprenditori. Poi la porta del suo ufficio si apre ne esce una signora, e dietro, lui… il dottorino, alto abbronzato, mentre saluta mi scorge, il suo sguardo indugia su di me. Mi sento a disagio, mi sento nuda, poi rientra chiudendo la porta. Io mi rigiro sulla sedia, quello sguardo inquisitore mi ha dato una sensazione molto bella, mi sento uno strano languore allo stomaco e un principio di calore fra le gambe. Passa un po’ di tempo e poi la porta si apre di nuovo, e resto paralizzata dalla sorpresa, intravedo all’interno il collega che ci aveva accompagnato tempo in dietro al cinema, saluta l’ultima cliente, mentre mi guarda con insistenza, poi rientra. Mi giro stupita verso Stefano, che non percepisce la mia preoccupazione. Ormai sono rimaste solo due persone, cerco di non pensare alla strana situazione che sto vivendo, prendo un giornale ma non riesco a leggere, Stefano si è alzato e cammina nervosamente su e giù. Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi. Nel frattempo le due signore che erano insieme finiscono l’incontro, e sulla porta lui mi chiama “Venga Anna” mi porge la mano, quando mi tocca…. Una piccola scarica elettrica attraversa il mio corpo… “Suo marito aspetta fuori vero?” lo dice con un lieve sorriso sul volto…. La mia fica reagisce con un aumento di umori che m’innervosiscono ulteriormente. I nostri sguardi s’incrociano, i suoi occhi neri… penetranti sembrano raggiungere il mio essere in profondità. Entro, “Il dottor ...
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