1. Alcol e sigarette - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... non ha nemmeno tanto a che fare con il piacere di ospitare un cazzo duro tra la lingua e il palato. Ho bisogno di essere scopata nel cervello, ora.
    
    – Una grandissima troia – sospira lui mettendomi la mano dietro la nuca e tirandomi a sé.
    
    Vuole essere lui ora a dare il ritmo e io, non so se riesco a dirlo o me lo immagino soltanto, mi lascio andare a un “oh sì, così”. Grazie. A ogni colpo mi soffoca sempre di più e mi strappa conati e lacrime. Me li vado a cercare, i conati e le lacrime, affondandomi centimetro dopo centimetro il suo cazzo in gola. Non so descrivervi quanto mi piaccia sentirmi sul punto di soffocare, mi piacciono persino le contrazioni dello stomaco. Dopo un po’ però si ferma e allora alzo gli occhi come a chiedergli perché cazzo abbia smesso di fottermi la bocca. Lo vedo addossato alla parete con la testa leggermente reclinata all’indietro, le palpebre abbassate, e capisco che mi ha restituito l’iniziativa, che sono io che devo portarlo in fondo. Un rivolo del mio succo mi scende su una coscia e quasi impazzisco quando lo sento. Non c’è davvero cosa più bella al mondo di questo fetido posto, penso. E penso pure che adesso tocca a me finirlo, anche se ho il rammarico che abbia smesso troppo presto di brutalizzarmi la testa. Gli metto le mani sul sedere e lo tiro verso di me. Tra giochi di labbra, lingua e affondi lo faccio andare fuori come un balcone in meno di un minuto e sento che il cazzo comincia a ingrossarglisi e a pulsare sempre più forte. ...
    ... Attendo da un momento all’altro la mia ricompensa quando lui fa una cosa che, come dire, è anche normale ma che in quel momento non mi aspetto. Me lo tira fuori lasciandomi letteralmente e, ne converrete, legittimamente a bocca aperta e si dà due-tre rapidissime segate. Mi esplode in faccia senza un gemito, eruttando tutto il suo seme a fiotti densi e copiosi. Il primo mi colpisce in pieno naso e si arrampica verso la fronte. Per quanto a me di solito piaccia bere, devo dire che è fantastico. Non so se adorare di più la sensazione rassicurante dello sperma caldo sul viso o quel tanto di disprezzo che quel gesto porta con sé: sei una tale puttana che non meriti nemmeno che ti sborri in bocca. Non so se l’intenzione sia davvero questa, io però l’ho sempre avvertita così.
    
    Il secondo fiotto cerco di intercettarlo meglio, ma in realtà sulla lingua di seme me ne finisce poco. Ha un sapore decisamente più acido del solito però mi piace. Poi mi tuffo in avanti con la bocca spalancata e gli fagocito l’uccello. Ingoio, non smetto di ingoiare finché lui non smette di sborrare. Solo quando mi stacco realizzo che ho il volto coperto di sperma. Me lo sento colare. Apro gli occhi e lo vedo che ha il cazzo ancora sporco e che mi guarda con la faccia stravolta dall’orgasmo.
    
    – Ma quanto cazzo ne hai fatta? – chiedo con un sospiro.
    
    – Cristo santo – ansima – ci vorrebbe un fazzolettino.
    
    Risucchio quel filo che dondola tra la punta del suo bastone e il mio labbro inferiore e che io credo ...