1. Alcol e sigarette - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    Non è che la fortuna mi sia proprio amica. Ho provato a organizzare una serata tra ragazze ma mi hanno dato buca in tre: Stefania, Trilli e Giovanna. Solo Serena ha detto sì, ma ha specificato che non può fare molto tardi. Un po’ mi secca, perché domani non ho lezione e perché di questi tempi sto studiando tantissimo. E anche perché sono un po’ nervosa per il fine settimana che mi aspetta.
    
    Sì, ho parlato con Francesco Uno, ci vediamo sabato. Mi ha detto di tenermi libera e no, non ha voluto dirmi niente altro. L’ho lasciato fare perché è inconsapevole, perché pensa di fargliela alle spalle della sua ragazza, Viola. Perché è convinto che lei starà via due giorni con i suoi. Io al contrario so che lei si chiuderà in casa con un ragazzo e con una ragazza e si lascerà andare con loro. Me l’ha detto, lo fa ogni volta che i suoi non ci sono. Una volta ha chiesto anche a me di partecipare.
    
    Ma io invece mi voglio vendicare. Di lei. Quindi mi scoperò il suo ragazzo.
    
    Solo che questa prospettiva mi rende nervosa. Ma nemmeno tanto perché dovrò fare sesso con Francesco Uno: fargli un pompino, ad esempio, è il meno. Anche perché se ha un pregio è quello di avere uno sperma delizioso. E, a dire il vero, sono anche un po’ curiosa di vedere come scopa. Li ho sentiti quella sera maledetta, lui e Viola. E lei urlava… E non sono nervosa neanche perché sto per fare una cosa spregevole, perché oltre a scoparmi Francesco Uno poi lo dirò alla sua ragazza. Sennò che gusto c’è, che vendetta ...
    ... sarebbe. A quel punto tra loro due saranno cazzi, ma chissenefrega. No, sono nervosa per il fatto di dovere passare un intero pomeriggio e probabilmente anche la serata con questo nerd, talmente nerd che non so bene come abbia fatto la prima volta a succhiargli il cazzo. Voglio dire, non so come mi abbia irretita. E’ da lì che è nato tutto: la mia amicizia con Viola, la penitenza, la mia voglia di vendetta. Ammazza che stronza, direte voi. E avreste ragione. Sì, sono una stronza col botto. E allora? E allora nulla, prima che arrivi sabato mi voglio divertire fregandomene dei libri, di Viola e di Francesco Uno. La sfiga è che mi asseconda solo Serena. Ok, me la faccio bastare. La conosco solo da quattro giorni, vediamo se questa amicizia sboccia.
    
    Ci diamo appuntamento in locale dei Parioli, dove sono stata con Francesco Due (perdonatemi la confusione, ma ho spompinato due ragazzi che si chiamano allo stesso modo e li distinguo così). Era il due di gennaio, lo ricordo benissimo. Uaooo, che serata. Il locale è un ristorante, ma ha anche un ampio bancone dove ci si può sedere a bere. La mia idea è però di puntare i tavolini all’aperto. Non fa caldissimo ma si può stare, si può anche osare il primo senza-calze della stagione. E’ proprio a uno di questi tavolini che mi aspetta Serena, con il motorino non ha problemi di parcheggio. Io, con il crossover di mio padre, sì.
    
    Non è che si sia messa particolarmente in tiro, jeans, t-shirt e giubbotto di pelle, e nemmeno io del resto. ...
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