1. Alcol e sigarette - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... non so se le piaccia o non le piaccia ricevere questo tipo di attenzioni.
    
    – A me in genere piace – le dico – magari non proprio da quei tipi lì…. Tu come ti regoli?
    
    – Mah – fa lei stringendosi nelle spalle – dipende soprattutto dai tipi, sì… Il problema è che quasi tutti sono dei rompiscatole.
    
    Perfetto, penso, mentre gli canticchio ridendo “una di noi, Serena una di noi…”.
    
    Facciamo qualche altra chiacchiera mentre i tavolini intorno si svuotano e si riempiono in continuazione di nuovi avventori. Poi le propongo un gioco. Stuzzicante ma, nelle mie intenzioni, assolutamente innocente. Vi avevo detto che non ero uscita per conoscere qualcuno, e allora? Ci ho ripensato, ok? Ho voglia di conoscere qualcuno che ci paghi altri due cazzo di mojito. Poi per me può pure sparire. Sì, lo so, l’avete detto prima, sono stronza.
    
    – Che gioco? – chiede.
    
    – Il gioco è che il prossimo ce lo facciamo offrire – rido io.
    
    – Cazzo, un altro mojito? Mi vuoi vedere stesa sul marciapiede…
    
    Mentre la invito a non buttarsi tanto giù lei mi dice di non voltarmi ma che ci sono due tipi appena usciti da un portone dall’altra parte della strada dai quali, beh sì, in effetti, non sarebbe male farsi offrire qualcosa. Un po’ per curiosità, un po’ perché ho sempre pensato che la fortuna vada aiutata, naturalmente mi volto per cercare di capire di chi stia parlando. Cerco un po’ in giro con lo sguardo e vedo due ragazzi che stanno attraversando la strada proprio nella nostra direzione. A ...
    ... occhio non sembrano male, ma sono ancora un po’ troppo lontani per giudicare bene, soprattutto con il buio.
    
    – E meno male che ti avevo detto di non voltarti… – protesta sottovoce Serena abbassando gli occhi e aspirando dalla cannuccia del suo bicchiere ormai vuoto.
    
    – Ma dai, un po’ di incoraggiamento gli va dato, sempre che ne valga la pena. E poi ero curiosa.
    
    Detto questo mi volto ancora e li squadro. Meglio, stavolta, visto che hanno ormai raggiunto il marciapiede. Il primo è un tipo, ma insomma, nulla di che. Mi colpisce un tatuaggio che spunta da una manica arrotolata della camicia. Ha i capelli molto corti. L’altro invece è decisamente carino, anzi direi più che carino. Capelli più lunghi e castano chiari, biondi quasi, ciuffo impertinente e sorriso di quelli che ti fanno secca. Li osservo finché non sono certa che mi abbiano notata, segue un incrocio di sguardi che dura uno o due secondi. Mi volto verso Serena e le faccio una smorfia di approvazione.
    
    – Se lo sapevo mi vestivo come te, stai mettendo in pratica una delle mie fantasticherie… – sussurra protendendosi verso di me così tanto che posso sentire l’alcol nel suo fiato.
    
    – Cioè? – le domando.
    
    – Proprio quella di essere avvicinata da uno sconosciuto – dice – Però dovrei essere vestita in modo sexy… Non indecente, eh? Sexy. Farmi offrire da bere, essere abbordata. E presa.
    
    – Ehi! – replico sorpresa – io mi limitavo al farsi offrire da bere!
    
    Forse l’ho detto a voce un po’ troppo alta, ma davvero ...
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