1. Alcol e sigarette - 1


    Data: 20/09/2017, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiedi?
    
    – No, nulla – sorride – volevo sapere se eri prevenuta in un modo o nell’altro verso quelli che si chiamano Massimo…
    
    – Ahahahah ma che cazz… – faccio in tempo a dire prima che mi metta un dito sotto il mento per tirarmi su il viso e provi a poggiare le sue labbra sulle mie. Nel suo alito c’è il profumo dell’Absolut che era la base del suo cocktail.
    
    – Ehi, che fai? – mi sottraggo ridendo e con eleganza, pur restando a pochi centimetri dal suo viso.
    
    – Non ti piacciono i baci? – mi chiede abbassando la voce e sorridendomi sia con la bocca che con gli occhi.
    
    Gli sorrido e lo guardo negli occhi, lasciandolo per diversi secondi ad attendere la mia risposta. Penso che in fondo non è poi così male anche se preferirei l’amico. E, anche se è molto di più di ciò che mi sarei aspettata per stasera, sarà l’alcol, lo spinello o tutti e due insieme, decido di prendermi ciò che mi viene offerto. Sono stata stupida e ho sottovalutato l’effetto che il mix di alcol e canne mi procura sempre. Che non è voglia di sesso, scemi che siete. E’ voglia di andare a vedere cosa succede. E’ questo ciò che mi frega ogni volta.
    
    - Non direi che questo sia il posto ideale per scambiarci baci – ridacchio.
    
    - Non intendevo dire necessariamente qui...
    
    – Vorresti un appuntamento? – gli domando.
    
    – Ma certo! – risponde.
    
    - E in quel caso vorresti verificare se mi piacciono i baci...
    
    - Ahahahah... forse sì, forse no... forse altro...
    
    - Cosa significa “altro”? – gli chiedo ...
    ... quasi d’impulso.
    
    - A cosa penseresti se fossi tu a dire “altro”?
    
    Oddio, cazzo, lo so che è un modo per non scoprire le sue carte, lo so benissimo. Tuttavia è come se in questo momento le carte le avesse scoperte tutte. Resto un po’ sotto botta, lo ammetto. Ti piace il gioco duro, eh? Faccio finta di pensare alla risposta da dargli ma in realtà, me ne rendo conto benissimo, sto sbroccando. Anzi, sbrocco proprio.
    
    – E invece – gli sussurro avvicinandomi al suo orecchio – che ne diresti di un pompino?
    
    Si allontana un po’ e mi guarda con gli occhi sgranati.
    
    – Adesso – aggiungo per chiarire meglio il concetto.
    
    – Mi stai prendendo per il culo? – mi chiede lui un po’ timoroso, ma comunque ridendo.
    
    – Ti pare? – chiedo io sorridendo a mia volta fissando prima i suoi occhi e poi le sue labbra.
    
    – Dove? – fa lui.
    
    – Andiamo di sotto?
    
    – Ma come di sotto? – ride – non so se i bagni… ok proviamo…
    
    Anche io ho qualche dubbio, ma comunque mi va di provare. Le toilettes sono piccole e c’è sempre troppa fila, ma il sottoscala è grande e forse uno spazio si trova. E’ un rischio, chiaramente, ma a questo punto voglio rischiare. Ci alziamo, imprudentemente, insieme. Lo fermo con uno sguardo che gli intima “lascia andare me, prima”. Lui comunque non deve essere proprio esperto, perché mi segue da presso. In ogni caso sento distintamente che sto cominciando a inumidirmi.
    
    C’era una cameriera la prima volta che sono venuta qui con Francesco Due. Chiaramente lesbica, ...
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