1. Il dottore - parte 2


    Data: 11/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    ... all’interno cosce, le sensazioni che mi trasmette mi pervadono completamente… me le godo pienamente e il mio pene reagisce ad ogni sfioramento con un sussulto… lui lo nota ma non mi tocca assolutamente né il pene né i testicoli, che sono comunque completamente esposti davanti a lui.
    
    Continua a sfiorarmi tutto il corpo e, oltre ad essere terribilmente eccitante, è al contempo rilassante e godo di continui brividi di piacere, seppur legato e imbavagliato. Inizio a mugolare sommessamente dietro il bavaglio che mi tappa la bocca e il mio respiro aumenta: inizio a pensare che voglia farmi venire solo sfiorandomi in quel modo, e devo dire che era sulla buona strada.
    
    Dopo almeno mezz’ora di questa piacevole tortura, si alza e lo vedo toccarsi sulla patta dei pantaloni, deve averlo durissimo anche lui, tanto che si vede un rigonfiamento notevole. “Lo vuoi in bocca?” Io annuisco, perché vorrei veramente che me lo mettesse in bocca. Lui si slaccia i pantaloni, li abbassa e continua a toccarsi tra le gambe: “Se te lo mettessi in bocca ora sarebbe complicato per te, anche se prima lo hai succhiato e leccato, non credo tu sia pronto a ricevere sperma dentro la bocca” Si abbassa le mutande e se lo prende in mano, mi sembra anche più grosso di prima in quel momento avrei voluto solo che me lo ficcasse tutto in bocca, mentre mi masturbava… invece inizia a masturbarsi, lentamente, mentre mi guarda.
    
    Si abbassa verso di me e, mentre con una mano si masturba, con l’altra ricomincia a ...
    ... sfiorarmi la pelle, a toccarmi i piedi, a toccarmi nell’interno cosce, ma sempre evitando il mio pene… “Che tortura” penso. Passa dietro di me e, sempre inginocchiato, mi mette il pene tra le mani: “Prendilo bene, usa le mani… facciamo una cosa alla volta, dai” Lo prendo nella mano destra e lentamente, avendo i polsi legati e bloccati alla sedia, lo masturbo, mentre lui mi accarezza i piedi. La situazione è terribilmente eccitante, ma non essere masturbato a mia volta è una vera tortura che amplifica a dismisura i sensi.
    
    “Stai imparando a usare le mani, anche se sei legato… so che vorresti di più, ma ogni cosa a suo tempo” Il tempo passa, vedo dall’orologio sulla parete che sono ormai le 22:30 e non c’è molto tempo. Lui si alza, mi gira intorno tenendosi il pene duro in una mano, continuando una masturbazione lenta mentre mi guarda. A questo punto si avvicina e con l’altra mano mi accarezza la punta del pene… quasi mi contorco dal piacere nel sentire quel contatto… mi passa un dito proprio sul prepuzio, per poi prenderlo tutto con il palmo e accennare una masturbazione… “Ora vengo” penso, ma lui si ferma… “No, non ti faccio venire stasera… voglio che il desiderio che provi in questo momento ti resti addosso, così la prossima volta potrai apprezzare a pieno le sensazioni che oggi hai solo iniziato a scoprire”.
    
    Sempre con il pene duro, in piedi di fronte a me, lentamente toglie il nastro adesivo e mi libera la bocca… poi con una mano me la apre e tenendomi la testa poggia ...