1. Il dottore - parte 2


    Data: 11/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    ... sulla moquette. Ricordo che tentando di muovere i piedi le corde tiravano i polsi… ricordo il mio pene duro dentro i boxer e l’odore del nastro adesivo che mi tappava la bocca.
    
    Resto al buio per una mezz’ora buona, immerso nei miei pensieri, con il cercare di muovermi sentendo i nodi non allentarsi… l’impossibilità di parlare e il pene duro per tutto il tempo, senza rilassamenti. Poi si apre la porta e lui torna, accende la luce e si sofferma a guardarmi. “Bene, spero sia tutto ok e che la situazione sia come la immaginavi… sono le 21:30, abbiamo ancora un po’ di tempo” Si avvicina e controlla i nodi, che sono rimasti ben serrati… “Stavo pensando che, se questa esperienza ti sta piacendo, potremmo incontrarci nel mio studio di Grottaferrata, di sabato, quando non c’è nessuno… per avere più tempo e più spazio, così potresti sperimentare altre posizioni e situazioni… Ora sei imbavagliato, magari ne parliamo dopo, ma non devi sentirti obbligato a fare nulla” Inizia a slegarmi i piedi, prima dal collegamento ai polsi e poi le caviglie, infine mi libera le ginocchia: “Sgranchisciti un po’ le gambe, così ti lego in un altro modo, non ti libero le mani e non ti tolgo il bavaglio, ok?” Annuisco… muovo le gambe in avanti e sento sempre quella sensazione eccitante dei piedi nudi sulla moquette.
    
    “Ok, ora ti lego di nuovo, ma prima ti tolgo i boxer, va bene? Così inizi a sperimentare anche l’essere completamente nudo oltre che legato” Annuisco con un cenno del capo, e in ...
    ... verità era quello che volevo… anzi, a dirla tutta, desideravo che mi masturbasse, non ero mai stato così eccitato.
    
    Si china verso di me e lentamente mi tira via i boxer… il mio pene resta eretto e duro, bagnato sulla punta come non mi era mai successo: “Sei eccitato… vorresti che te lo toccassi, vero?” Non posso fare a meno di emettere un respiro profondo, ma lui si limita a guardarmi, non mi tocca.
    
    Mi prende un piede e avvolge la caviglia con un doppio cappio di corda, fa la stessa cosa con l’altra caviglia, poi passa dietro alla sedia e mi tira i piedi all’indietro, ai lati della sedia, aprendomi completamente le gambe ed esponendo i genitali: mi tira i piedi molto indietro, finché le dita non toccano più la moquette e poi fissa le corde alla sedia. A questo punto con un’altra corda, avvolge dall’interno quella che già mi lega i polsi e fissa anche questi alla sedia… sono nuovamente immobilizzato, e stavolta completamente nudo.
    
    Si mette davanti a me… mi osserva… guarda il mio pene eretto: “Toccami… prendilo in mano” penso, quasi a fargli capire quello che vorrei facesse, ma lui resta a guardarmi.
    
    Passa qualche minuto, poi si inginocchia davanti a me e con le mani va ad accarezzarmi i piedi nudi: “Ora ti tocco un po’… senza fare nulla di particolare, solo sfiorarti e farti assaporare qualche sensazione nuova” Io avrei voluto invece che facesse qualcosa in più, ma appena inizia a sfiorarmi le dita dei piedi, le piante, per poi risalire alle caviglie, alle gambe e ...