1. Serial sucker - 4


    Data: 06/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... pensato lui a chiudere quella pagina infelice nella vita della città. E con questa determinazione tornò a casa per un doccia e il turno di servizio in caserma.
    
    Erano quattro notti ormai che l’appuntato si appostava dietro i cespugli di Parco Balletti nel tentativo di acchiappare lo stupratore sul fatto, arrestarlo e assicurarlo alla giustizia. Il maresciallo De’ Tespis, quando gli aveva esposto il piano… ovviamente si era ben guardato dal raccontargli la sua disavventura, ci mancava solo quello!, il maresciallo non si era dimostrato molto convinto, comunque qualcosa bisognava fare per fermare quel delinquente, prima che lo scandalo scoppiasse per davvero.
    
    Così gli aveva accordato il permesso.
    
    Era quasi mezzanotte ormai e a parte qualche figura anonima che scivolava per quei vialetti semibui, cacciatore o preda che fosse, non si vedeva un’anima.
    
    “E questo sarebbe il famoso traffico di pervertiti al Parco Balletti, che ci hanno fatto una capa tanto in caserma? – pensò l’appuntato - e le battone sulla circonvallazione che sono allora? con le macchine che fanno la coda in attesa che si liberi il passaggio…” e ghignò all’involontaria battuta.
    
    Due voci in lontananza lo mise in allarme: aguzzò gli occhi nella penombra del vialetto e poco dopo due giovanotti allacciati in vita gli passarono davanti, bisbigliandosi chissà quali piacevolezze.
    
    “Che schifo! – mormorò l’appuntato – Non hanno più ritegno! Adesso che li fanno pure sposare, poi… Meno male che se li becco ...
    ... a fare le porcherie, sono sempre atti osceni in luogo pubblico e li sbatto in galera!”
    
    “Anvedi! – bisbigliò una voce poco dietro il suo orecchio – pure i guardoni si fanno vedere da queste parti, adesso.”
    
    L’ appuntato fece un salto e si voltò infuriato.
    
    “Shhhhhh! Che guardone, attento come parli. – sibilò allo sconosciuto accosciato al suo fianco – Sono un carabiniere in servizio.”
    
    “Ah, mi scusi, - fece l’altro – l’avevo presa per un guardone; sa, qui di notte può succedere di vedere spettacolini interessanti da queste parti… non so se rendo l’idea.”
    
    “La rendi, la rendi, ma adesso togliti dalle scatole.”
    
    “Scommetto che è qui per cogliere sul fatto lo stupratore…”, continuò lo sconosciuto, senza dare segno di volersene andare.
    
    “Ti ho detto di andartene o ti arresto per intralcio alla giustizia!”, gli intimò l’appuntato, cercando di non alzare troppo la voce.
    
    “Va bene, va bene, me ne vado… mamma mia che caratterino!”, e gli appoggiò una mano sulla spalla per rialzarsi in piedi.
    
    “Ma no, dai, scusami, - gli si girò l’appuntato, con voce adesso distesa – fermati un momento, mi sto annoiando da matti con questo appostamento stasera. E per cosa, poi, per acchiappare uno che va in giro a tirare pompini! Come se fosse chissà che delitto fare un pompino… invece di mandarci ad acchiappare i ladri e gli assassini!”
    
    “Per certi versi hai ragione, - disse l’altro – però, pensa a quei poveracci delle sue vittime.”
    
    “Ma quali vittime! Vittime, perché ci fanno ...