1. Serial sucker - 4


    Data: 06/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Albeggiava ormai, quando l’appuntato dei Carabinieri si svegliò nel bel mezzo di un’aiuola fiorita in un angolo riparato del Parco Balletti. A svegliarlo, per la verità fu uno spruzzo dell’impianto di irrigazione, che lo raggiunse dritto sulla faccia.
    
    Scosse la testa stranito, si guardò attorno:
    
    “Dove cazzo mi trovo?”, gemette.
    
    Si accorse di essere nudo dalla vita in giù.
    
    “Ma cos’è successo?”, si chiese, mentre la bocchetta ruotante dell’irrigatore gli somministrava un’altra copiosa innaffiata.
    
    Sentì delle voci che si avvicinavano, allora raccolse i pantaloni buttati lì vicino, cercò le mutande, senza trovarle, e corse dietro un cespuglio a rivestirsi. Aspettò che le voci si allontanassero, poi tornò fuori e si sedette un momento alla vicina panchina, a raccogliere le idee. Che ci faceva lì, senza pantaloni… come ci era arrivato? e dov’erano le sue mutande?
    
    Senza pantaloni… le mutande scomparse… Cazzo d’una vacca puttana! e batté il pugno sulle stecche di legno del sedile: lui… quel figlio… In quel momento avvertì infatti un forte indolenzimento in tutto l’apparato genitale: l’uccello se lo sentiva floscio, stremato, e le palle… Gli indizi c’erano tutti. Era stato pure lui vittima del predatore seriale! Quel figlio di puttana aveva avuto la spudoratezza di aggredire un appuntato dei Carabinieri! Che razza di… e strinse i pugni: se lo avesse avuto fra le mani in quel momento lo avrebbe strozzato senza pensarci due volte, altro che legalità e giusto ...
    ... processo.
    
    Poi, però, realizzò che era in borghese e quel farabutto non poteva sapere che stava aggredendo un appuntato dei Carabinieri… non che la cosa diminuisse l’enormità del delitto. Ma che ci faceva lui lì? L’appuntato scosse la testa, cercando di ricordare; ed ecco che brandelli di ricordi cominciarono ad affiorare alla sua memoria.
    
    I giorni precedenti c’era stato un certo afflusso di denunce per aggressioni sessuali, consumate per lo più nel Parco Balletti e dintorni, tutte a danno di giovani maschi, che erano stati attirati negli angoli bui del parco, ridotti in stato di incapacità probabilmente tramite qualche droga somministrata per contatto, e infine costretti a subire ripetute fellatio. Tutti avevano denunciato il furto di indumenti intimi, che probabilmente dovevano costituire un trofeo per lo stupratore seriale…
    
    “Ammesso che si possa definire ‘stupratore’.”, concluse l’appuntato. E così lui stesso aveva voluto fare un sopralluogo: si era messo in borghese e quella sera aveva cominciato a gironzolare per i viali del parco.
    
    Poi cos’era successo? Più ci pensava e più la mente gli si faceva buia. Qualcuno gli si era avvicinato… gli aveva chiesto qualcosa… lo aveva toccato… Lo aveva toccato! Cazzo, ma era vero, allora, era vero quello che le vittime gli avevano raccontato! Tutto vero…
    
    Ma stavolta quel degenerato si era scelta la persona sbagliata per le sue porcherie depravate. Era il momento di dire basta! Era il momento di passare all’azione e ci avrebbe ...
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