1. A come ancora…


    Data: 19/10/2017, Categorie: Etero Autore: dalBuioTiGuardo, Fonte: RaccontiMilu

    ... sposato dalla metà degli anni e che facevo sesso un decimo delle volte quando andava bene, pensai stesse esagerando un tantino, e glielo dissi, e lei mi guardò come se fossi strano. Un pomeriggio, durante una pausa dei lavori, ci scappo anche un massaggio reciproco davanti alla piscina dell’hotel. Niente di particolarmente malizioso, mi vide che massaggiavo una ragazza ungherese e me lo chiese anche lei.
    
    – I have… come dite voi’ mal di schiena – Poi, su mia richiesta, ricambiò il piacere.
    
    L’ultima sera c’era il party d’addio nel bar della piscina. Io e lei, entrambi al terzo Negroni, eravamo tra i pochi a ballare e ridevamo allegri e un po’ ebbri. Ad un certo punto, ridendo, lei mi disse – you’re so funny, I love you-.
    
    -e tu questa sera sei così bella che se non ci fosse nessuno in giro cercherei di baciarti-
    
    Smise di ballare, mi fisso e mi chiese se stessi scherzando. -No, assolutamente, sei una bellissima donna e mi piacerebbe baciarti -.
    
    – Ma io sono sposata, e anche tu. Tu l’hai mai fatto? hai già avuto altre…cose? –
    
    ‘No, tu sei… cio&egrave saresti, la prima. Mi hai detto I love you e il desiderio di baciarti mi &egrave venuto naturale. –
    
    – Mi sono sposata giovane e mio marito &egrave stato il mio primo e unico uomo’ mi piacerebbe provare altro’ ma ho paura’-
    
    -Fai quello che ti senti, non sei obbligata a nulla, possiamo anche solo pomiciare un po’ se vuoi’-
    
    – aspettami qua, tra poco torno – disse, e si allontanò verso l’hotel.
    
    Passo circa ...
    ... un’ora e mi rassegnai al fatto che avesse deciso di non scendere. Mentre l’aspettavo avevo fatto una passeggiata nei dintorni dell’albergo per smaltire l’alcool e mi stavo dirigendo verso la mia stanza, anche perch&egrave era notte fonda. Il suo messaggio mi raggiunse mentre ero nel parcheggio – where are you’ I’m at the swimming pool bar’-
    
    – Arrivo’-
    
    Quando arrivai al bar c’era solo lei. Stava parlando con il barista, ed erano le uniche due persone rimaste li alle 4 di notte. Ordinai due Cosmopolitan e andammo al fondo della piscina, nell’angolo meno visibile. Ci sedemmo uno di fianco all’altra, le chiesi cosa aveva deciso di fare, non rispose e la baciai. Lei rispose al bacio ma subito dopo si scostò.
    
    Mi guardò e mi chiese di salire in hotel. – Ho le chiavi della stanza di Fernando -.
    
    Fernando aveva preso il taxi per lasciare l’hotel quella notte stessa, mezz’ora prima che lei tornasse giù. Non ho mai capito come e perch&egrave lei avesse le chiavi della sua stanza, ma in quel momento era la cosa che mi interessava meno scoprire…
    
    Nella stanza di Fernando c’era un letto matrimoniale, e pensai che quella fosse la mia serata fortunata. Ci sedemmo, mi avvicinai per baciarla e lei si irrigidi.
    
    – Non so che fare. Ti voglio, ma ho paura -.
    
    Cercai di rassicurarla – Afrodite, possiamo fare cosa vuoi, puoi cambiare idea quando vuoi, se preferisci me ne vado -.
    
    – Fanculo – Si butt’ sul letto e iniziò a spogliarsi. Nonostante i 38 anni e due gravidanze aveva un ...
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