1. Ricordi d'Erasmus


    Data: 30/08/2023, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... accomodò a sua volta sul divano. Frida si inginocchiò di fronte a lui, e iniziò ad accarezzare il membro da sopra i pantaloni, sentendolo crescere sotto il suo tocco. Era davvero grosso e potente, tanto da riaccendere l’eccitazione della ragazza. Quindi Frida lo liberò dalla stoffa, e iniziò a leccarlo con golosità; titillò la cappella, facendo sfuggire al nero un mugolio di godimento, per poi scendere lungo l’asta con una catena di baci bagnati fino a raggiungere i testicoli, che prese tra le labbra e lappò con frenesia. Etienne si abbandonò a quelle piacevoli cure, accarezzandole la testa. Quando lei glielo prese in bocca, il tocco si fece più deciso, in modo da guidare il ritmo, desideroso di comandare. E Frida non l’avrebbe mai ammesso, ma farsi imporre quel grande fallo che entrava e usciva dalle sue labbra non le dispiaceva affatto.
    
    Per questo obbedì senza battere ciglio quando Etienne la interruppe e la fece piegare a novanta gradi, facendola appoggiare al sofà. L’uomo quindi sparì brevemente dalla propria stanza, da cui riemerse con un fagotto di seta nera. L’oggetto misterioso scatenò la curiosità di Frida.
    
    Etienne le si avvicinò, e iniziò a massaggiarle il fiore di carne in piccoli cerchi. Le chiese di non voltarsi, ma semplicemente di godersi le sensazioni che le avrebbe procurato. Frida obbedì. Avvertì delle gocce cadere al centro della regione sacrale, per poi rotolare giù tra i glutei; sentì le dita ...
    ... del suo amante spalmarle accuratamente attorno all’ano, massaggiato a sua volta con delicate spirali. La ragazza chiuse gli occhi, e si lasciò guidare nel regno di un piacere diverso, ma immensamente intrigante. Poteva sentire le dita di una mano fare dolcemente ingresso nella fessura anale, mentre quelle dell’altra deliziavano il suo anemone affamato. I due piaceri si intrecciavano e rafforzavano l’un l’altro, facendola ansimare. Ed ecco finalmente l’oggetto misterioso. Frida avvertì delle perle infilarsi nell’ano dalla più piccola alla più grande; la lentezza con cui lo entravano era studiata, e le permetteva di riconoscere e godere appieno delle diverse sensazioni che riceveva.
    
    Il movimento si ripeteva calmo e intenso, accrescendo il godimento che proveniva dal suo sesso. E in quel sesso che implorava di essere riempito, ad un tratto Etienne sostituì alle dita il proprio membro possente. Iniziò a possedere Frida ad un ritmo serrato, mentre manteneva volutamente un tempo rallentato con le perle, costringendola a concentrarsi su due fonti di piacere allo stesso tempo.
    
    Grazie a quella combinazione, l’estasi montò velocemente, facendola gemere senza controllo. Frida subito avrebbe voluto chiederne ancora, tanto era stato grande e totalizzante il godimento. Etienne la accontentò, coinvolgendola in un gioco senza fine di imitazione delle scene erotiche che avevano visto ritratte dai grandi artisti giapponesi del passato. 
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