1. Ricordi d'Erasmus


    Data: 30/08/2023, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    Era il luglio più caldo degli ultimi anni. Quasi quanto la terribile estate del 2003. Ormai Parigi iniziava a esserci abituata a quelle stravaganze. Un po’ meno i suoi abitanti, che boccheggiavano per strada, e trovavano sollievo nella frescura artificiale dell’aria condizionata dei negozi. E Frida con loro. Parigina d’adozione in quanto studentessa Erasmus, Frida stava in piedi nel vagone affollato della metro. Aveva cercato di vestirsi il meno possibile, sandali bassi e vestitino di sangallo bianco. Quella mattina era stata talmente esasperata dalla calura da decidere di tagliarsi i lunghi capelli biondi mossi, che ora le incorniciavano il viso fino al mento.
    
    Etienne ne sarebbe stato sorpreso. O forse no, forse era stato più sorprendente quello che era successo la sera prima. Etienne, il dottorando che condivideva con lei la grande passione per l’arte giapponese. Quel ragazzo nero alto, tonico e dal passo elegante l’aveva conosciuto per caso in biblioteca mesi prima. Frida aveva scommesso che studiasse cooperazione allo sviluppo. Invece sbirciando sul suo tavolo aveva intravisto libri in giapponese e un volume su Utamaro, il maestro che aveva ritratto la vita nei quartieri di piacere della vecchia Tokyo in modo insuperabile. Il binomio eros e arte interessava anche a lui. Per questo si erano avvicinati. Le loro conversazioni durante le pause caffè e gli aperitivi avevano esaltato la mente curiosa di Frida, che ogni volta tornava a casa arricchita ed entusiasta.
    
    Ma ...
    ... la sera prima lei ed Etienne si erano spinti oltre. In quello scambio puramente intellettuale era entrato un nuovo protagonista: il corpo. Un corpo reso sfrenato dall’alcol e dalla danza, durante una festa in una residenza studentesca. Era iniziato tutto come al solito, con loro due che conversavano assieme ad altri borsisti, più allegri ad ogni bicchiere versato. Poi qualcuno aveva collegato un iPhone alle casse, e i più coraggiosi avevano rotto il ghiaccio iniziando a ballare.
    
    Frida era allegra, ma ancora pienamente padrona di sé. Etienne invece sembrava già alticcio, con quella risata sguaiata che nessuno, in dipartimento, aveva mai sentito. E che si era interrotta quando lui l’aveva guardata e le aveva sorriso prendendola per mano e conducendola in un angolo della sala. Frida si era lasciata portare: non disdegnava certo ballare con un bell’uomo, fosse anche un superiore. E aveva sorriso tra sé, pensando a quanto diversi dovevano apparire: lei bionda e minuta, lui color ebano, alto e atletico. Pian piano il vino e la musica avevano reso tutto più lontano e sfocato: l’università, le gerarchie, i loro ruoli. Si era lasciata cullare tra le sue braccia forti, con gli occhi chiusi in modo da amplificare tutti gli altri sensi.
    
    Si erano stretti l’uno all’altra quasi a volersi compenetrare. I corpi resi madidi dalla calda sera estiva, dondolavano lentamente al ritmo di una canzone lenta anni Sessanta. Era stato allora che la ragazza aveva avvertito quella pressione contro ...
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