1. Ricordi d'Erasmus


    Data: 30/08/2023, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’inguine, che rivelava l’inequivocabile eccitazione di lui. Le gerarchie erano definitivamente saltate. Frida aveva assecondato il suo istinto, ma con la cautela di non farsi scoprire dagli altri; con movimenti quasi impercettibili aveva premuto il suo sesso contro quello di Etienne. Erano rimasti così, a strusciarsi nella penombra, l’eccitazione che saliva assieme alla temperatura tra loro. Era proibito, o quantomeno disdicevole, e questo non faceva altro che invogliarli a continuare darsi quel piacere nascosto.
    
    Frida era immersa in quella piacevole trance erotica, quando una delle invitate l’aveva chiamata a gran voce. Louise, la sua coinquilina, aveva esagerato con il vino ed era stata male, non si reggeva in piedi. Bisognava che qualcuno la riportasse a casa.
    
    A malincuore la ragazza italiana si era staccata dal ragazzo.
    
    -A domani- aveva sussurrato lei con un sorriso malizioso, prima di affrettarsi verso l’amica.
    
    Louise era effettivamente ridotta a uno straccio. Non sapeva proprio regolarsi. Frida aveva chiamato un taxi , e una volta a casa, l’aveva messa a letto. Chissà che mal di testa domani, aveva pensato coricandosi a sua volta.
    
    Invece il giorno dopo Frida aveva appuntamento con Etienne per rivedere la tesi, a casa sua. Ma dopo quello che era successo la sera precedente, chissà se il ricercatore avrebbe mantenuto l’appuntamento? Quella mattina non le aveva scritto. Niente e-mail, chat, nemmeno un semplice sms.
    
    Deduco che il piano sia rimasto ...
    ... invariato, pensò Frida mentre si ripassava il trucco. In fondo sperava che l’abitino succinto lo istigasse a proseguire quello che avevano iniziato la sera prima.
    
    All’uscita della metropolitana il caldo torrido la investì. Fortunatamente Frida non doveva fare troppa strada prima di raggiungere l’appartamento dove viveva Etienne, in quel tranquillo sobborgo residenziale. Quando premette il campanello e rimase in attesa, il cuore le batteva impazzito. Il portone si aprì senza una parola. La ragazza si precipitò in ascensore.
    
    Etienne stava sull’uscio di casa in pantaloni di lino e t-shirt, gli occhiali da studioso ancora sul naso; le sorrise e la invitò a entrare. Senza che dicessero una parola, un’atmosfera di attesa scese tra loro. Un piacevole conto in sospeso accompagnava ogni loro gesto e parola. L’uomo le mostrò la casa, minimal e punteggiata qua e là da oggetti d’artigianato giapponese. Frida notò che, a differenza dell’università, lei ed Etienne stavano parlando del più e del meno, quasi a voler nascondere sotto parole vuote l’attrazione che cresceva tra i loro corpi.
    
    La ragazza si avvicinò al tavolo del salotto, incuriosita dal libro aperto su un’immagine a doppia pagina: la stampa di un samurai che possedeva una cortigiana, l’uno alle spalle dell’altra, quasi vestiti del tutto, eppure sconvolti dal piacere. Arte ed eros, il loro terreno di ricerca comune. Etienne la raggiunse, e Frida poté sentire il calore del suo corpo dietro di sé.
    
    -Era questo che avevi in ...