1. Ricordi d'Erasmus


    Data: 30/08/2023, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... mente ieri sera?- le mormorò lui all’orecchio. Quindi scese con le labbra lungo il collo, vellutato come una carezza.
    
    -L’idea non mi è passata- replicò Frida chiudendo gli occhi e godendosi i brividi di piacere che quel tocco le procurava.
    
    Etienne infilò le dita sotto il vestito e avvolse i piccoli seni tra le mani grandi. Pizzicò i capezzoli, sentendoli indurirsi sotto i suoi palmi, e massaggiò quelle tenere albicocche in cerchi ipnotici. Il fatto che lei non indossasse il reggiseno rendeva tutto così facile.
    
    -Ti ho desiderata fin dalla prima volta che ti ho vista- ammise lo studioso affondando il volto sulla spalla di lei, mentre la spogliava lentamente -Sei una forza della natura. Calda, solare, forte, intelligente-. Le parole accompagnavano il vestito che cadeva a terra.
    
    Frida era nuda davanti a lui, in febbrile attesa di vedere come sarebbe proseguito l’incontro iniziato la sera precedente. Avrebbe voluto che qualcuno li ritraesse durante l’amplesso, i corpi di panna e cioccolato per sempre sulla carta.
    
    Si baciarono a lungo. I baci sembravano il mezzo migliore per comunicare il desiderio irrefrenabile che li legava. Le mani di Etienne percorsero il corpo di Frida con carezze lente, movimenti sapienti, perché capaci di accrescere la sua voglia. Clavicole, seni, fianchi, inguine erano le tappe del viaggio di quella lingua che la faceva sospirare. Erano ancora in piedi, quando le dita di Etienne si addentrarono nell’anemone liscio e bagnato della ragazza. Il ...
    ... francese prese a leccarle i capezzoli, mentre faceva entrare e uscire le dita con ritmi diversi, accelerando o rallentando la venuta del piacere a suo piacimento. Frida perse ogni controllo, e rimase a godersi quelle attenzioni appoggiata al tavolo con le gambe spalancate. Se quello era l’inizio, non poteva immaginare quanto rovente sarebbe stato il finale.
    
    Ma Etienne non era soddisfatto, voleva anche assaggiarla. Condusse la giovane, invitandola a sedersi. Le aprì le cosce con un gesto imperioso che la eccitò ancora di più, e s’inginocchiò così da poter sfiorare con le labbra il fiore umido.
    
    -Dimmi, ma in metropolitana te la vedevano tutti con quel vestitino corto?- sorrise lui mentre cominciava a leccare i petali interni. Frida tremava di eccitazione. La ragione era esplosa, e il suo linguaggio obbediva unicamente al piacere.
    
    -Sì, tutti me la guardavano. E volevano toccarla come stai facendo tu- rispose ansimando. Avvertì la lingua penetrarla ripetutamente con delicata decisione, mentre nell’occhio della mente era ancora vivida l’immagine di una processione di uomini che volevano guardargliela e toccargliela a turno, come una calamita irresistibile. Ma il quadro venne velocemente dissipato dalla realtà del piacere che l’uomo le stava dando, ora unendo le dita alla bocca. Frida venne con un fremito, una scossa di piacere accecante.
    
    Quando si fu ripresa dall’orgasmo, la giovane desiderò donare piacere a sua volta. Si rialzò e scambiò posizione con Etienne, che si ...