1. PussyBoy - cap. I


    Data: 27/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... di fare presto e ficcarti il palo su per il culo .
    
    Lo fece da leone. Mi lanciò in aria. Piombai sul letto ed abbassai i calzoncini . Mi fu sopra e dentro in un solo colpo. Una picconata che mi scassò anche i polmoni: gemetti rauco inarcandomi indietro, irrigidito come colpito da un fulmine. Si spaventò; s'arrampicò lungo la schiena e mi chiese scusa, come stavo?, m'aveva fatto male?... boccheggiavo, voltai solo la testa per baciarlo. S'aggrappò con tutt'e due le mani al collo e mi massaggiò con una trombata d'amante: me lo spingeva dentro premendo solo col bacino, con movimenti rotatori sulle natiche.
    
    Ma il suo cazzone c'era tutto! M'inchiodava al materasso mandandomi in estasi. Ansimava e sudava come un toro sulla mia schiena. Mi diceva cose carine: puttanella ti sfondo il culo, hai un culetto da trapanare, frocetto di merda, ti scopo per tre giorni di fila, frocio pigliainculo hai la bocca da cazzi, ti scopo anche quella, me lo rizzi come nessuno, baciami bello, ti apro in due, ti riempio di sborra fino allo stomaco,... Godevo e guaivo come una cagna. Poi non sentii più nulla: cominciò la scopata bastarda, quella dei veri etero impalafroci. Prese a picconarmi con cozzi paurosi, piombandomi in culo con tutto il peso. Lo sapevo che mi sarebbe toccato. Mi concentrai solo sul bacino da mantenere nell'angolazione giusta per agevolare lo scivolamento della trivella, perché non mi spaccasse del tutto.
    
    Daniele, per mantenere la giusta posizione, si teneva aggrappato ai ...
    ... miei capelli od agli angoli della bocca (c'infilò otto dita), coi gomiti e tutto il suo peso puntati mie spalle. Dopo due minuti ero a pezzi, dopo cinque uno straccio, dopo dieci una puttana in panico. Quando ero ormai convinto che m'avrebbe picconato anche da svenuto, si sfilò e mi saltò sulle spalle, venendomi nel naso, sui capelli, negli occhi e sulla lingua che protendevo. Sborrò muggendo come un toro, come se pisciasse latte di balena denso ed appiccicoso. Ero troppo esausto, coi polmoni spezzati e l'ano che pulsava, ma anche esaltato d'aver finalmente trovato uno che veniva come un cavallo. Leccai la sborra attorno alle labbra, grato e in pace col mondo.
    
    Mi rigirò. Tremava ancora per lo sforzo della scopata. Gocce di sudore mi caddero sul viso impiastrato. Poi sparì dalla mia vista. Mi leccò ai capezzoli ed al ventre fino a cazzo e palle e si dedicò ad un pompino che mi succhiò via le ultime energie. Lo fece con ansia, da inesperto, più volte ferendomi coi denti e massacrandomi i coglioni con pesanti palpate che volevano essere stimolanti. Non potevo resistere oltre e schizzai come se non mi fossi segato da settimane, ma comunque sempre un paio di litri in meno del mio maschio che, dopo essersi trasformato in pompinaro, si rivelò l'amante più porco. Mi si distese sopra e fece colare in bocca una bava di sborra; e ci aggiunse anche la sua, raccogliendola sul mio viso con la lingua a spatola e spingendomela fino alle labbra.
    
    “Se lo dici t'uccido.” mi disse tra una ...