1. Come una vita può cambiare 21


    Data: 17/08/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    ... concludersi, calzava l’immancabile decolté, slanciando la sua figura di donna in primis e di leader poi. La mia voglia di ammainare la bandiera di guerra era forte, cosa aveva fatto di male, alla fine era pur libera di fare ciò che voleva, non doveva rendermi partecipe della sua vita scopaiola, quanta smania avevo di baciarla, strapparle quella camicetta “Ti sei appuntato tutto quello che stavo dicendo? Ehi.. sei presente?”; mi risvegliai, cercando di spiegarle che stavo pensando a cosa appuntarmi, se avesse potuto fare un breve riepilogo, avevo appena fatto una figura da fesso.
    
    Proseguivamo ed erano quasi le 20, in ufficio non c’era più nessuno da oramai più di un’ora, lei oltre a brevi parentesi dove si toccava i cappelli o si sistemava la camicetta quando si apriva troppo, non lasciava percepire nessun accenno a quanto avremo dovuto fermarci, così chiesi:
    
    o Daniela scusami, devo avvertire casa che ci fermeremo un po’ di più.
    
    o Sì.. sì.. fai pure.
    
    o Hai un’idea, di quanto ne avremo?
    
    o Ancora un po’.
    
    Telefonai a Sofia, dicendole che dovevo fermarmi, le accennai che le conveniva mangiare, appena sarei salito in macchina l’avrei chiamata; rientrai nell’ufficio e trovai Daniela piegata a novanta grandi intenta a cercare qualcosa nell’armadio, mi sedetti e lo sguardo non poté che ricadere sul suo fondoschiena, i pantaloni lo fasciavano rendendolo bello pieno e tondeggiante, raccolse un raccoglitore e richiuse l’anta, si accomodò accavallò la gamba e riprendemmo ...
    ... da dove avevamo lasciato, per un’altra ventina di minuti:
    
    o Direi che per quello che dovevo spiegarti ci siamo, ordiniamo qualcosa da mangiare, cosa dici?
    
    o Oook… ma non volevi finire e poi andare a casa.
    
    o Ma no.. tanto sarei sola a casa, Federico torna domani da Londra, ho capito che non vuoi più avere a che fare con me, tranquillo se non ti va di mangiare con me finiamo e vado a casa.
    
    o No, ma figurati, ordiniamo una pizza? O preferisci qualcos’altro?
    
    o Sushi.. molto più afrodisiaco.. (ammicco).
    
    o Prenoto i soliti menù (cercai di divagare non concedendole il fianco).
    
    o Uhmm… dal mio preferito mi raccomando, non da quello qui dietro.
    
    Il citofonò suonò nel silenzio dell’edificio, Daniela mi chiese di anticipare i soldi che sarebbe andata un attimo in bagno, accennai che avrei pagato io di non preoccuparsi, mentre scendevo le scale mi urlò “assolutamente no, ognuno paga il suo, non faccio debiti prima di andare in vacanza”, pagai il ragazzo e risalii le scale, lascaii sacchetti nella saletta caffè e andai in bagno per lavarmi le mani, mi accinsi ad aprire l’acqua, lei uscì ed affiancandomi al lavabo, dopo essersele lavate si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi “ho proprio fame, sai..” come un soffio, che mi fece rabbrividire.
    
    Uscì dal bagno, io rimasi con le braccia tese sul lavabo e guardandomi allo specchio “glielo sbatterei in bocca e poi la scoperei qui davanti allo specchio. Ehi.. Ehi.. devi tenere duro, non farti sottomettere”, risi infine ...
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