1. Gangbang di classe-la gita


    Data: 16/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: PercyShelley, Fonte: Annunci69

    ... avventure sessuali che si erano prefissati. Tergiversai un attimo, fingendo di cercare il dentifricio.
    
    La loro stupidità aveva un qualcosa di eccitante.
    
    -Madò, stasera l'avrei sventrata a colpi di minchia.-
    
    -Ahahaha...io j'avrei fatto er culo.-
    
    -Ma a proposito de culo, avete visto che culo che c'ha?-
    
    -E che, non l'ho visto? Je ce metterei er cazzo a secco.-
    
    -Oh, ma ce l'hai na' canna...?-
    
    Se da una parte trovavo la loro goliardia eccitante, dall'altra ero innervosito per la loro grettezza. La prospettiva di tre notti in loro compagnia era insopportabile. Andai in bagno mentre Manuel iniziava a girarsi un 'cannone' nell'euforia generale.
    
    Non feci caso al mio cellulare, dimenticato sul letto.
    
    Ma quando rientrai nella stanza,dopo la doccia, opportunamente pigiamato, ci feci caso eccome.
    
    La prima cosa che notai era che due dei quattro letti erano stati uniti l'uno con l'altro per permettere ai miei tre compagni di sdraiarsi uno di fianco all'altro. Si erano tolti tutti le scarpe: i loro calzini umidicci sporgevano dondolando dai materassi, aggiungendo acredine all'odore di sudore ed erba che già permeava la stanza. Il fumo della loro canna aleggiava su tutto come un velo, in volute evanescenti. Distolti frettoloso lo sguardo dai loro piedi, reprimendo un brivido. Solo quando ebbi raggiunto il mio letto mi resi conto di quello che stavano facendo sul quel letto.
    
    Mi guardavano.
    
    E si segavano. Le loro mani si muovevano ritmicamente su e giù; ...
    ... le dita strette attorno ai loro cazzi turgidi e un identico sorrisetto malizioso stampato sui volti, sfigurati in smorfie ottuse dovute probabilmente all'erba. Si erano tolti i vestiti, che giacevano in un caos di felpe e jeans lacerati sul pavimento. I calzini invece erano al loro posto. Perché?
    
    Nessuno disse nulla, ma ad un certo punto Giuseppe si sputò su di una mano e, senza togliermi gli occhi di dosso, usò la saliva per lubrificarsi la mazza. Rimasi immobile, shockato. Che significava?
    
    A rispondere fù Cristiano. Senza smettere di segarsi, o di ridere, indicò con la mano libera il mio letto. Guardai.
    
    Lo schermo del mio cellulare era acceso, e recava un'immagine proveniente dalla mia cartella download. Un ragazzo aitante leccava con adorazione i calzini ingialliti di un uomo.
    
    Capiì cos'era successo. Ma che dovevo fare?
    
    -E'...insomma...me l'hanno mandata per...uno scherzo...- tentati di articolare.
    
    Cristiano mi lanciò un'occhiata eloquente. -Pure le altre?-
    
    Era inutile negare. La mia galleria era piena di immagini pornografiche a stampo omosessuale. Non potevano esserci fraintendimenti.
    
    -Ehssù, mica ce frega niente, eh!- fece Manuel, che nella sua sega sembrava metterci più impegno degli altri. Aveva il corpo tozzo ricoperto di fitta peluria scura. Parlava quasi sbiascicando. Era fattissimo. -...ma se a te te piace...! Mica lo dimo a nessuno, eh. Senti qua...!- E alzò una gamba per agitare in aria il piede destro. L'odore si sentiva ad un metro di ...
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