1. Gangbang di classe-la gita


    Data: 16/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: PercyShelley, Fonte: Annunci69

    ... distanza.
    
    Continuai ad esitare, fermo sul posto, col cuore in gola.
    
    Manuel rise, si alzò in piedi sul materasso e saltò sul mio.
    
    -Almeno na' pompa, daje.-
    
    In quella posizione avevo il suo cazzo praticamente davanti al volto. Tozzo come il suo proprietario, affondato in un cespuglio di ruvidi peli neri. La cappella era viola, tanto era gonfia. L'odore era fortissimo. Manuel me lo agitò davanti alla faccia.
    
    -Oh, e daje, Albè!- mi fece Giuseppe, massaggiandosi le palle con gli ultimi residui di saliva. -Te pare che annamò a dì in giro che te se semo scopati?- rise, come se trovasse quell'idea assurda. E in effetti lo era. Tutto sommato, che male c'era? Ebbi uno scatto, che Manuel lesse come un assenso.
    
    -Bravo, ehssù!- si piegò quel tanto che bastava per prendermi la mano e portarsela sul cazzo. Me la chiuse a pugno e iniziò a muovermela lungo l'asta. Io ero ancora basito e non riuscivo a prendere l'iniziativa. Lo lasciai fare. Gli altri stavo ridendo.
    
    Manuel osò. Si sporse dal letto e azzerò quei pochi centimetri che separavano la sua cappella dalla mie labbra. Non dovette spingere per entrare. Apriì la bocca, dando in maniera implicita il mio assenso per l'inizio di quella follia.
    
    La mia lingua iniziò a lavorargli la cappella, tra l'esultanza generale.
    
    Il cazzo spinse, e intesi subito cosa voleva. Me lo feci scivolare in gola.
    
    -Porca troia!- imprecò Manuel. Continuai, e il suo corpo taurino tremò di piacere.
    
    -Portalo qua!- fece ...
    ... Giuseppe.
    
    -No, no, aspè. Qui.- disse invece Cristiano, scendendo dal letto e portandosi al mio fianco.
    
    -Scendì, Manù!- Manuel scese mentre Giuseppe li raggiungeva. Cristiano mi mise una mano sulla spalla e, delicatamente devo ammetterlo, mi fece inginocchiare sulla moquette polverosa della stanza. Si strinsero intorno a me.
    
    Quindici anni, tre cazzi che spingevano e premevano sulla mia faccia, litigandosi la mia bocca. Giuseppe aveva un bel cazzo, un po' storto, con due bei testicoli gonfi e pesanti. Mentre si stavano ancora litigando i miei servigi, Giuseppe si sollevò le palle e, senza troppi complimenti, mi ci spinse sotto la faccia. Leccai, lui gemette.
    
    Quando riemersi Cristiano reclamò il suo turno con una bestemmia. Fui ben lieto di sposare la sua causa. Era il più grosso dei tre, e anche il più grosso che avessi mai visto. Forse sarà stato per il suo corpo dinoccolato, ma il suo cazzo faceva una gran bella figura. Lungo, largo, una colonna pulsante. Contrariamente agli altri non mi lasciò fare, ma volle spingerlo nella gola di propria mano. Era evidente che dei tre era il più esperto in fatto di sesso. Me la scopò velocemente, con colpi di bacino ben assestati. Non respiravo, ma dentro di me stentavo a credere alla fortuna costituita da quel cellulare lasciato incustodito.
    
    Manuel e Giuseppe vollero per sé le mie mani. Sentì entrambi prenderle nello stesso istante e portarle a stringere i rispettivi membri. Ero immerso nel loro odore: sudore, urina, sesso. Lì in mezzo non ...
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