1. La cartolaia


    Data: 16/08/2023, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... succhiava in crescendo menandomelo con la mano, così da procurarmi sborrate di disumana goduria.
    
    Mi piacque così tanto che da quel giorno lo schiavizzai nel vero senso della parola. Doveva farmene almeno due al giorno. Simone ovviamente ne fu felicissimo. Non appena lo chiamavo doveva lasciare ogni cosa per correre dal suo padrone e farlo godere.
    
    Ma arriviamo alla mia storia. Finita la scuola per le vacanze estive, amavo accompagnare mio padre per il suo lavoro. Lui era un agente di commercio nel settore della cartoleria. Mi divertiva un mondo stare con lui in macchina a scherzare e cantare, e con l’occasione girare un sacco di posti belli come ce n’è tanti nella mia terra, la Sicilia. Mi piaceva rivedere i suoi clienti che con me erano sempre molto simpatici, soprattutto anelavo rivederne una, Lucia P.
    
    Fu un pomeriggio di fine giugno quando arrivammo nel paesino dell’entro terra dove Lucia era titolare di una grande cartoleria. La ricordo perfettamente: bella donna, all’epoca avrà avuto sui 50 anni. Una sosia di Monica Bellucci, per farla breve. Un po' più in carne, ma corvina e sensuale proprio come l’attrice. Quando entrammo era dietro al bancone e appena ci vide ci accolse con un sorriso dolcissimo e bianchissimo che ti apriva l’anima, il cuore e...t’induriva il cazzo. Si, quell'anno mi fece subito quest’effetto. Ancor di più quando uscì per venirci a salutare da vicino sfoggiando dei piedi bellissimi curatissimi, con le unghia color melanzana, calzati in ...
    ... ciabatte con le zeppe con sopra una gonna corta che le esaltava delle altrettanto bellissime gambe.
    
    Dopo aver salutato papà si avvicinò a me, mi salutò carezzandomi la testa rallegrandosi di come ero cresciuto dall’ultima visita, chiedendomi se stavo bene e puntualizzando che “sei sempre il mio Ninuzzo bambino dolcissimo!”. Infine mi baciò sulla guancia e si allontanò con mio padre per lavorare. Faceva un profumo buonissimo e aveva una scollatura generosissima, che uniti alla visione di quei piedi bellissimi, mi indurirono il cazzo in maniera abnorme che una visita alla toilette per una sana e consapevole sega fu necessaria.
    
    Finito il lavoro di riordino assieme alla titolare, mio padre, essendosi fatto già buio, mi prospettò che sarebbe stato meglio rimanere a dormire in paese poiché l’indomani aveva fissato un altro appuntamento in un paese limitrofo e non ci conveniva ritornare a casa visto che la nostra città distava parecchi chilometri.
    
    Chiese a Lucia di poter fare una telefonata all’unico albergo in loco che però gli comunicò di non avere stanze libere. Così la bella cartolaia, vedendo mio padre preoccupato sul dove passare la notte, considerato il fatto che c’ero pure io suo figlio, si offrii volentieri di ospitarci in casa sua per quella notte.
    
    All’inizio mio padre declinò. Gli pareva male disturbare. Ma poi accettò piegato dall’insistenza convinta di Lucia, che anzi si disse lieta che almeno per una sera avrebbe avuto compagnia dato che da anni ormai viveva sola, ...
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