1. Un'estate al mare


    Data: 13/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: laura m, Fonte: EroticiRacconti

    ... vagina, le guizzò dentro, ne leccò i contorni, poi cercai di farla entrare nella mia bocca per succhiarla avidamente.
    
    Quando ebbe l'orgasmo l'avrebbero sentita nella strada sottostante se non si fosse messa a mordere il suo braccio. La lasciai prender fiato, poi lasciandola sdraiata sulla panca, la coprii col mio corpo, mantenendo i piedi poggiati a terra. Con i miei inguini adagiati sui suoi cominciai un lento movimento di strofinamento. Al contatto con la sua pelle umida la mia fica cominciava ad accalorarsi; aumentai la pressione sul suo corpo, sentivo i peli del suo pube solleticarmi il mio. Abbassai un poco il busto perché il mio seno abbondante cadesse sulla sua bocca. L'invito fu accolto, perché sentii quasi subito la sua lingua leccarmi i seni e le sue labbra stringermi i capezzoli. Sempre strofinandomi, raggiunsi con i miei inguini il suo petto: aveva i capezzoli duri come sassi, strofinandoli la mia fica aveva sussulti di piacere. Infine portai la mia vagina sulla sua bocca: “ti prego, leccami”, le dissi. Riuscì ad infilarmi la lingua dentro, profondamente, come mai mi era stato fatto. Venni e le inondai il viso ….
    
    Dopo esserci cambiate andammo a prendere un gelato.. La guardavo mentre portava alla bocca il cono e pensavo che fra quelle labbra poco prima c'era stata la mia lingua, c'erano stati i miei capezzoli, c'era stato il mio clito. Così la invitai a dormire con me.
    
    Quanti ricordi … Rimisi il perizoma al suo posto e continuai a sistemare la ...
    ... roba.
    
    La spiaggia
    
    Come ho già detto, la spiaggia non è gran che, ma così c'è meno gente.
    
    Misi l'ombrellone a una decina di metri dal mare, volsi le spalle al sole e mi misi a leggere. La musica del mare ed il sole caldo non mi aiutavano a leggere, che anzi quasi mi si chiudevano gli occhi. Ogni tanto alzavo gli occhi per vedere i nuovi arrivi. Ecco che arriva una famiglia al completo. Speriamo si metta lontana da me … Ma no, si dirige proprio verso di me. Sono in quattro: marito, moglie e due figli, una ragazzina di circa dodici anni e un ragazzo ancora imberbe, forse sedicenne. Il marito era il solito impiegato statale, pigro, un po' panciuto, sui quarant'anni. Se avessi dovuto scopare con lui avrei preferito restare vergine. La moglie era invece belloccia, una tipica romana, prosperosa, bruna. Io facevo finta di leggere, ma non mi sfuggì l'occhiata che lei mi rivolse. Lei sistemava le borse, i teli, voltandomi le spalle: aveva un bel fondo schiena, bello rotondo, abbondante ma senza cellulite. Le cosce erano dritte, due colonne. Anche la parte superiore non era da scartare: un bel seno, forse una quinta, che le straripava un po'. Il reggiseno le stava un po' stretto, infatti, e alla sua sommità c'erano le punte di due capezzoloni grosse come lamponi. Non aveva le ascelle depilate, dove un bel cespuglio scuro faceva bella mostra di sé. Ne arguii che anche sotto non era depilata … chissà che ciuffo arruffato dove si nascondeva la vagina, che s'intravvedeva dalla mutandina ...
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