1. Un'estate al mare


    Data: 13/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: laura m, Fonte: EroticiRacconti

    ... quel momento mi sentivo due volte femmina e soprattutto mi ricordo di essere stata pienamente soddisfatta.
    
    Apro le valige e comincio a mettere a posto gli indumenti. I cassetti hanno il tanfo del rinchiuso, bisogna tenerli aperti e far loro prendere un po' d'aria fresca. Toh, in un cassetto c'è un paio di mutandine femminili … non sono mie, troppo piccole … le prendo in mano e le guardo. A poco a poco attorno all'indumento minuscolo si forma un'immagine di donna … giovane … una morettina, formosetta. L'avevo conosciuta una sera, al bar della pineta. Diventammo subito amiche, malgrado lei avesse una decina d'anni meno di me. Ci vedevamo al bar e sulla spiaggia, poi una sera l'invitai a cenare sulla mia terrazza. Cena frugale, ma condita di tante chiacchiere e tra una chiacchiera e l'altra lei mi raccontò dei suoi amori, tutti categoricamente etero, io le raccontai i miei, cercando di non essere troppo dura nel narrare i miei amori saffici. Lei rimase di stucco, sapeva delle lesbiche, ma non si era mai trovata di fronte ad una donna che era stata a letto con altre donne. Le sue domande furono di una curiosità quasi morbosa. Si vedeva che l'argomento la interessava. Allora spinsi sull'acceleratore. Se vuoi provare, le dissi, sono a tua disposizione. Avvampò, ma non si tirò indietro. Ero seduta davanti a lei. “Guardami” dissi ed allargai le gambe. Mi sfilai le mutandine, mentre la guardavo in viso. I suoi lineamenti si trasfiguravano, passavano dalla sorpresa, alla ...
    ... curiosità, dal pudore alla sfrontatezza. “Ti masturbi mai?” Le chiesi. Mi rispose di sì. “Fai così?” e mi portai una mano sulla fica …. “ti accarezzi … piano piano … poi infili un dito dentro … così come sto facendo io ...” Lì vicino c'era una panca e mi ci andai a sedere. “Vieni” le dissi, siediti sulle mie ginocchia”. Lo fece. La baciai sulla bocca, prima teneramente poi con più passione. Le infilai la lingua, cercai la sua e gliela succhiai. Intanto la mia mano scivolava sul suo corpo, sui suoi seni, si faceva largo tra il prendisole, andava a cercare il nido d'amore fra le gambe. Cercò di resistermi, ma più forte fu il mio bacio e più tenace la mia carezza. Si arrese. Cominciai a masturbarla … Lentamente la sentivo abbandonarsi fra le mie braccia … Cominciai a baciarle e leccarle il collo. Trovai il suo bocciolo e mi misi a titillarlo col pollice …. Poi cominciò a tremare e ad ansimare …. accelerai il ritmo fino a quando, gemendo, non si abbandonò su di me. Ansimava. La deposi lentamente sulla panca, le sfilai il micro perizoma e poi la baciai tra le gambe. Per reazione strinse le cosce, ma gentilmente gliele feci aprire fino ad avere una visione totale della sua intimità. Era bellissima con quell'orchidea aperta davanti ai miei occhi, quella peluria magistralmente curata … si intravvedeva anche, tra i glutei morbidi, il sentiero che portava a quella nicchia nascosta e misteriosa che mi affascinava tanto specie nel corpo delle ragazze più giovani.
    
    La mia lingua cercò la sua ...
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