1. Un'estate al mare


    Data: 13/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: laura m, Fonte: EroticiRacconti

    ... elastica.
    
    Mi sistemai meglio sulla sdraio ed accavallai le gambe, proprio davanti a lei. Non ero molto contenta di questa invasione (oddio, invasione è troppo, ma consideravo mio quel pezzo di spiaggia). La ragazzina era ancora acerba, con due piccole protuberanze per seni; il maschietto era più cresciutello da come si poteva vedere dal rigonfiamento tra le gambe.
    
    Insomma, continuai a leggere. Ma la signora era una chiacchierona e dopo un po' mi invitò a conversare. Le solite cose, di dov'ero, che lavoro facevo, se ero sposata. Aveva una specie di tic, perché ogni tanto si infilava le mani sotto il reggiseno e si dava una toccatina. Anzi, una volta, si mosse con più veemenze e in quel momento una parte del seno rimase scoperto. Fu un lampo di luce accecante: che candore! Una lama di luce bianca percorse lo spazio tra lei ed i miei occhi: un brivido mi scese lungo la spina dorsale, raggiunse il coccige, fece una curva e mi si fermò proprio lì. Avrei approfondito la cosa, quindi era meglio continuare la conversazione.
    
    Così le dissi molte cose di me. Era sorpresa che una donna bella come me non fosse sposata. Le dissi che era stata per scelta, che non volevo vincoli di sorta. Mi lodò e mi confessò di essersi pentita del matrimonio, non per suo marito che era bravissimo … anche a letto aggiunse e mi sorrise. “Beata lei” dissi io. Diventò impertinente: “Ma lei, non sposata, ogni tanto non sente il desiderio …. “. Mandarla al diavolo o rispondere? Quel biancore che avevo ...
    ... intravisto tra le coppe del reggiseno mi suggerì di rispondere. Non si sa mai. Cercai di essere diplomatica e di lasciare qualche spiraglio per un eventuale altro tipo di approccio con la signora. “Il fatto di non essermi sposata non vuol dire che non ho avuto uomini, al contrario essere nubile mi ha consentito di fare qualche esperienza in più, che però non sono state così convincenti da indurmi a sposarmi. Tra l'altro, lei mi sembra che lamentandosi della sua condizione di moglie mi dà in qualche modo ragione.” - “Vero, mi rispose e si alzò per sistemare meglio la sdraio che non era stabile. Così, per la seconda volta, mi mostrò il suo fondo schiena, grosso ma ben fatto, con cui, pensai, doveva essere simpatico passare una giornata e un paio di notti.
    
    “Mi scusi se la lascio, ma devo andare a vedere cosa fanno i miei figli” e si diresse verso il mare. Mi rimisi a leggere. Quando tornò era ancora sola. Aveva fatto il bagno e grondava acqua. Il tessuto del costume adesso lasciava trasparire con più evidenza ciò che doveva tenere nascosto: i capezzoli erano turgidi e quasi foravano la stoffa; tra le gambe, in mezzo al gonfiore del pube, il solco che divideva le grandi labbra era netto. Seguì il mio sguardo che fissava quel punto, si portò le mani sul ventre: “Sono oscena?” - “No”, le dissi e le sorrisi. Si coprì comunque con un telo.
    
    Io continuai a leggere. Poi arrivò suo marito con i ragazzi ed andarono via.
    
    Finalmente un po' di tranquillità … ma quel … sedere … quei ...
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