1. Acciaio incandescente


    Data: 18/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Ashara, Fonte: RaccontiMilu

    ... vorticavano.
    
    Era chiaro cosa la ricca donna volesse: un giovane gingillo col quale trastullarsi nelle fredde e solitarie notti a bordo. Il viaggio era ancora lungo e sicuramente la signora pensava che ci sarebbe stato tutto il tempo di divertirsi abbondantemente…
    
    Non sapeva quanto sarebbe rimasta delusa: Sandro non aveva mai avuto rapporti di quel tipo con una donna, e fino a che non aveva incontrato lei non avrebbe mai pensato di poter desiderare di farlo. Non avrebbe saputo cosa fare e poi… e poi non era ciò che lei credeva che fosse. L’immagine del membro teso di Elia stretto nel proprio pugno, la sensazione dolcissima e lacerante di averlo a fondo dentro di sé emersero come un lampo dal passato aggiungendo eccitazione a eccitazione, confusione a confusione.
    
    Respirò a fondo per cercare di calmare i pensieri e prese una stretta scaletta metallica per scendere nel ventre della nave. Percorse il labirinto di corridoi con passo sicuro e infilò la propria chiave nella porticina della minuscola cabina che divideva con Davide: due cuccette anguste e poco più, uno spazio soffocante dove aleggiava un pesante odore di vomito.
    
    Davide giaceva sul materasso, pallido in volto. Occhiaie nere cerchiavano i suoi occhi e la sua pelle aveva assunto un colorito giallognolo che non aveva mai avuto prima. Oggi che quasi non si vedeva onda il mal di mare gli aveva dato tregua e ragazzino stava finalmente riposando: purtroppo non c’era rimedio, bisognava aspettare che la traversata ...
    ... finisse e sperare che nel frattempo il suo corpo non si debilitasse troppo. Sandro controllava che bevesse regolarmente e lo costringeva a mangiare ogni volta che le onde si calmavano. Gli carezzò la fronte e lo cullò a lungo cercando di fargli sentire il conforto dell’unico membro della famiglia che non fosse lontano migliaia di chilometri.
    
    La sirena che indicava l’ora di cena risvegliò entrambi dal torpore e Sandro scosse il fratello trascinandolo fuori dalla cabina nonostante le proteste.
    
    “Devi mangiare!” Gli intimò.
    
    Non era l’unico motivo per il quale voleva il fratello con sé: la sua presenza forniva una distrazione dall’acciaio incandescente degli occhi grigi della donna e dalle reazioni viscerali ed inspiegabili del suo corpo ad essi.
    
    I due giovani sedettero al tavolo loro assegnato, tra quelli attribuiti alle cuccette di seconda classe esattamente al confine con quelli di prima. Esattamente di fronte a lei che occupava il tavolo adiacente.
    
    Davide ingerì in fretta ciò che gli venne messo davanti senza parlare e per un po’ Sandro si concentrò sul pasto del fratello trascurando il proprio. Quando il ragazzino non ce la fece più a tenere giù un altro boccone si alzò.
    
    “Torno in camera.” Disse perentorio “Tu resta pure qui a sentire la musica.” E si affrettò verso l’uscita, talmente ansioso di tornare a stendersi da investire quasi un cameriere e il suo vassoio.
    
    Un’altra sera di solitudine per Sandro, consumata tra le chiacchiere insulse dei vicini di ...
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