1. La mia ossessione - cap 3


    Data: 24/07/2023, Categorie: Feticismo Autore: PLG_28, Fonte: EroticiRacconti

    Cap 3
    
    Tornammo a casa ed io ero ancora eccitato. I nostri amici che tornarono in auto con noi andarono a dormire nelle loro stanze, così fece anche A, e così feci anche io. Mi cambiai con un’erezione considerevole e non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo poco prima. Mentre ero in bagno a lavarmi i denti, arriva A, per fare lo stesso. Non appena la vedo, la mia erezione riprende vigore, ed io non faccio nulla per nasconderla, tanto oramai lei sapeva. Lei mi guarda e guarda lì in basso, con uno sguardo malizioso. Va per lavarsi i denti e si frappone fra me ed il lavandino, sculettando un po’ e strusciandosi sul mio pacco, durissimo. Io rimasi immobile e paralizzato, con lo spazzolino in bocca. Lei si lava i denti come se nulla fosse, sculettando anche un po’, poi si piega in avanti – mettendosi di fatto a 90 - per sputare il dentifricio e facendo ancora più pressione sul mio pacco. Si asciuga, posa lo spazzolino, si gira verso di me, ancora imbambolato, allunga una mano sui pantaloni dove c’è il rigonfiamento e stringendomi i testicoli, mi sussurra all’orecchio con voce sensuale, “buonanotte, non consumarlo troppo pensando a me”. Sono passati nemmeno 5 secondi, che ho chiuso a chiave e mi sono masturbato che neanche dopo due minuti sono esploso, tanta era la voglia che avevo. Sono andato a letto cercando di dormire, ma il cervello mi riportava sempre indietro a quelle scene, ai suoi piedi a lei che mi stringe il pacco e al fatto che lei sapeva bene che ...
    ... ormai ero suo…
    
    La mattina mi sveglia il cellulare, c’è un messaggio di A che mi dice che mi aspetta in spiaggia. Erano circa le 7, e noi eravamo tornati alle 3. Non so dove abbia trovato quella forza, ma dovevo trovarla anche io. Mi alzo, mi cambio e vado. La trovo a prendere il sole dell’alba distesa a pancia in giù, senza reggiseno, mostrando al cielo tutte le sue forme meravigliose e quel fondoschiena da urlo. Resto a guardarla per un po’, fin quando vado verso di lei e mi appoggio al lettino. Lei senza guardarmi, come se nulla fosse, mi dice “ah ma allora non guardi solo i piedi, anche il culo?” ed io replico dicendole “A, ma come fa un uomo a non guardarti il culo – è un’opera d’arte!”. La sento farsi una risata, si alza coprendosi il seno con il braccio, io cerco di non guardare ma i miei sono puntati sul suo seno, cercando di sbirciare.
    
    Mi fa:
    
    - “a me gli occhi, non alle mie tette. Volevo farmi un giro in barca, ti va?”
    
    - “certo”
    
    - “allora inizia a preparare tutto che ci prendo la colazione al bar e ti raggiungo al molo.
    
    Dopo una decina di minuti arriva al gommone, sale a andiamo. Si stende sulla prora, seduta subito davanti la consolle di guida, permettendomi di ammirare le sue gambe e i suoi piedi. Partiamo e mi dice, ridendo, “mi raccomando guarda in avanti, non quaggiù - indicandomi i piedi”. Era riuscita di nuovo, senza di fatto fare nulla, a farmi impazzire. Dopo una decina di minuti di navigazione, ci avviciniamo ad una caletta dove a quell’ora ...
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