1. Umiliata sul ring


    Data: 10/07/2023, Categorie: Trans Autore: Dani, Fonte: EroticiRacconti

    ... della sottomissione e non sapendo che fare, guardai all’angolo il mio assistente. Il tipo aveva in mano qualcosa e mi fece segno di avvicinarmi.
    
    “Devi indossare questo e fotterla” era un dildo con un imbracatura da legare attorno ai fianchi “se non lo fai non combatti più . Ero confusa, guardai la mia avversaria che si era già preparata con le ginocchia e i gomiti sul tappeto, in segno di totale disponibilità.
    
    “Non aver paura, è abituata a questo trattamento”
    
    “Ok, se devo farlo lo faccio.” Mi legai lo strano aggeggio intorno ai fianchi e la penetrai nella vulva per una decina di minuti. Quando capii che era abbastanza mi staccai nella maniera più delicata possibile e la aiutai a rialzarsi. Lei non sembrava per nulla imbarazzata, mi disse solo che ero forte, che avrei vinto molti match.
    
    Una settimana dopo combattei con una tipa giovanissima coi codini azzurri e rosa e un gonnellino in tulle con calze a rete. Conosceva qualche presa di judo ma era deboluccia. Lasciai passare qualche minuto per non deludere il pubblico poi la stesi al tappeto con facilità. Come sottomissione mi fu suggerito di sculacciarla, cosa che accettai di fare di buon grado visto che la tipa, prima del match, mi aveva insultata. Le feci il sedere rosso mentre gli spettatori eccitati ci urlavano di tutto.
    
    La terza avversaria era una moldava piuttosto atletica e rispetto alle prime due, era molto più forte. La battei solo grazie alla mia maggiore tecnica. Alla fine non volevo umiliarla ...
    ... troppo e pensavo che sarebbe bastato levarle il body ma il pubblico cominciò a protestare e dovetti indossare di nuovo lo strap-on e scoparla a lungo.
    
    Dopo un mese avevo guadagnato tanto da pagarmi la macchina e da permettermi di pensare di cambiare appartamento. Lottare con le ragazze mi piaceva, solo mi infastidiva il momento della sottomissione. Capivo che dal punto di vista di chi guardava era la parte più succulenta del match, ma ogni volta che dovevo umiliare qualcuna mi sentivo a disagio.
    
    Dopo tre mesi avevo vinto tutti i sei incontri. L’organizzatore mi avvisò che adesso mi toccavano lottatrici più esperte e forti e per questo il premio passava da 5.000 a 8.000. A me stava bene perché nel frattempo mi stavo allenando molto, e guadagnare di più mi faceva comodo.
    
    Il prossimo incontro venne organizzato in una palestra più grande. Venni a sapere che la mia avversaria sarebbe stata una certa Nadia, un’albanese esperta e crudele, particolarmente malvagia nelle umiliazioni post-match dove faceva emergere tutta la sua ferocia. Non potevo assolutamente perdere, per questo nei giorni che precedettero l’incontro intensificai gli allenamenti. Migliorai la mia aggressività e imparai a sfruttare tutta la mia energia. La sera dell’incontro mi presentai nella piccola arena indossando il mio solito body viola e la maschera nera che occultava la mia identità. La mia avversaria indossava un due pezzi leopardato molto scenografico. Notai che aveva cosce molto grosse e credo pesasse ...
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