1. Mio fratello Kevin – 4


    Data: 16/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Incesti Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... trafiggono i miei per tutto il tempo, mentre mi stupra senza pietà. Passano i minuti. Ormai il dolore non lo sento neanche più, c’è solo piacere, voglio che questo momento non finisca mai. Le mie grida di dolore si sono trasformate in gemiti di piacere:
    
    ‘Sei una cagna in calore, ti piace farti spanare la figa? Huh? Ti piace troia che non sei altro?’ la sua voce è sempre più alta mentre mi insulta e il suo sorriso sempre più ampio.
    
    ‘Siiii padrone, ti prego scopami, stuprami, usami come vuoi!!! Ti supplico, continua!!!!’
    
    ‘Hahahahaha!!!!! Oooh lo farò schiava, tranquilla!! Lo farò senz’altro, hahahaha!!!’ Il ritmo si fa sempre più brutale, spinta dopo spinta, io ho le gambe completamente divaricate, per permettergli di sfondarmi il più possibile. Sono ormai completamente in balia del piacere, non capisco più niente. Per divertirsi ulteriormente, Kevin comincia a prendermi a schiaffi:
    
    ‘Chi è il tuo padrone puttana?!?! A chi appartieni?!?!’
    
    ‘Sei tu Kevin, sono tua, per sempre!!!’
    
    ‘Esatto!!! Hahaha!!!’Stiamo praticamente urlando, ma la mia risposta viene coperta dall’ennesima sberla che il semidio che mi possiede si premura di darmi. E’ troppo bello, sono in estasi, il cuore mi batte all’impazzata e, gridando come la scrofa che sono, vengo copiosamente tra le sue risate.
    
    ‘Hahahahaha! Voi cagne siete tutte uguali, ...
    ... basta sbattervelo dentro e fate tutto quello che voglio!! E’ una pacchia cazzo, hahahaha!!!! Tira indietro la testa per ridere, come fa di solito. La luce del sole gli illumina il visetto efebico. Ha ragione, chi può resistergli, con quel viso, quel corpo. Nessuna ha scampo, devi cedere.
    
    Torna a martoriarmi i capezzoli con le dita, mi afferra i seni, per poi schiaffeggiarli, è un susseguirsi di torture mentre dai suoi grugniti capisco che si sta avvicinando alla fine. Dopo un altro paio di minuti mi riempie le membra della sua preziosa sborra calda tra i gemiti di piacere. Resta dentro di me per diversi secondi in modo da scaricarmi direttamente dentro l’utero tutto quello che può. Potrei rimanere incinta ma non m’importa, dopotutto sono il suo sborratoio, no?
    
    ‘Aaaaahhhh, lo sai, il secondo buco non è male per niente, anche se preferisco il primo’ mi afferra la bocca con forza mentre mi guarda negli occhi. ‘Adesso ne rimane uno solo da provare…’ mi esce dalla figa, si alza in piedi e mi guarda dall’alto in basso sorridendo, come al solito:
    
    ‘Datti una ripulita che mi fai schifo così!’ mi volta le spalle e lo vedo allontanarsi mentre ricomincia a canticchiare sguaiatamente la canzoncina allegra di poco fa. Io resto immobile, letteralmente distrutta dalla fatica, dal dolore, ma soprattutto dal piacere infinito che Kevin mi da. 
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