1. Mio fratello Kevin – 4


    Data: 16/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Incesti Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... non vedevo l’ora di svuotare la vescica.’ Questo è Kevin, mio fratello, il mio padrone, l’angioletto che poco fa dormiva beato e io sono la schiava più fortunata della Terra.
    
    ‘Prendi la cappella tra le labbra e ciucciala….’ mi dice quando ha finito ‘…succhiati le ultime gocce, non vorrai che mi bagni i piedi, no?’ io eseguo e prendo a succhiare il divino scettro del suo potere come farei con un calippo, emettendo suoni di risucchio. Lui comincia a ridere: ‘hahahahahaha! Che troia del cazzo che sei! Brava così! Hahaha!’ dopo qualche secondo mi afferra per i capelli, mi sfila il cazzo di bocca e mi dice contento ‘comincia un altro giorno di umiliazioni e torture, sei contenta?’
    
    ‘Si padrone, contentissima’
    
    ‘Bene!’ Nel momento stesso in cui finisce la parola mi molla un ceffone di forza inaudita, tanto che cado a terra distesa. Mi giro verso di lui per capire cosa ho sbagliato. Me lo vedo arrivare vicino ‘Beh? Che c’è?’ mi mette il piede destro su un lato della faccia e comincia a calpestarmi ‘ti ho fatto male, schiava?’
    
    ‘…ss…si….padrone’
    
    ‘Bene!! E’ giusto che sia così! Come si dice, huh?’ la forza con cui mi schiaccia è enorme, sento male alla mascella e alla tempia dove è posizionato il suo alluce.
    
    ‘Gr…grazie padrone’ dico piano.
    
    ‘Come hai detto troia?’ adesso ha appoggiato tutto il suo peso sulla gamba che sta usando per torturarmi, 80 chili di perfezione tutti in bilico sulla mia faccia da lurida schiava. ‘Non ho sentito!!!’
    
    ‘Grazie padrone per avermi ...
    ... fatto male!!!’ è quasi un urlo il mio, ma il suo piede mi spiaccica talmente la bocca che le parole vengono fuori un po’ bofonchiate.
    
    ‘HAHAHAHAHA!!!!!!!!’ si fa una bella risata delle sue, poi ‘Va’ a prepararmi la colazione, muoviti!’ mi molla lì e si dirige verso il bagno canticchiando allegro. Io non perdo tempo e vado in cucina a tostare il pane, friggere le uova, cuocere il bacon, tutte le cose che preferisce. Ci metto un po’ e lui non esce ancora dal bagno. Gli verso del succo d’arancia e dispongo tutto in un vassoio. Dopo qualche minuto arriva lui, ancora completamente nudo, con un’espressione soddisfatta sul viso. Prende una sedia sdraio dal balcone, una che ha la seduta fatta di tubicini di gomma morbidi, e la mette in salotto davanti al televisore. Poi mi guarda:
    
    ‘Vieni qui’ io prendo il vassoio e vado da lui.
    
    ‘Stenditi, forza, con la faccia proprio sotto la seduta della sdraio.’ Ha il suo solito sorrisetto sulle labbra e ho già paura. Poso il vassoio sul tavolincino lì accanto e faccio come mi è stato ordinato. La sdraio è molto bassa, tra la mia faccia e la gomma solo pochi centimetri.
    
    ‘Ho cagato l’anima poco fa e visto che stanotte sei stata una leccapiedi ubbidiente ho deciso di promuoverti a leccaculo, congratulazioni!! Hahaha!’ io sono già nel panico, il respiro diventa affannoso, mentre Kevin, sul punto di sedersi, infila una mano tra i tubicini di gomma e li allarga in modo da farci entrare il sedere. Ha la testa girata all’indietro per vedere di ...