1. Maria


    Data: 29/05/2023, Categorie: Etero Autore: patopato, Fonte: Annunci69

    ... alla madre, del suo trasferimento in Italia, insieme al marito, ubriacone, ma fortunatamente non violento, della sua iscrizione in chat di incontri, non per fare solo sesso, ma neppure per trovare l'amore. Finì il suo discorso con "Cerco un po' di leggerezza. Sei stata la prima persona che mi ha trattato con gentilezza, anche se è chiaro che anche tu, come tutti gli uomini, cerchi sesso. Mi sembra però che tu sia diverso dagli altri".
    
    Ero allibito. Nessuna donna, in chat, sino ad ora, mi aveva letto dentro in maniera tanto semplice e diretta. Aveva ragione. Amo le donne, mi piace il sesso, sono passionale e voglioso di godere e far godere. Avevo trovato la persona con cui giocare.
    
    "Bene" dissi, "non resta che incontrarci!".
    
    Ora iniziavano le complicazioni. Non abitavamo vicino, lei in Lombardia, io a Torino, lei sposata e con un lavoro che la impegnava per quasi tutte le notti e io che avevo un lavoro che mi obbligava in ufficio per tutto il giorno.
    
    Ma non volevo di certo abbandonare l'idea di conoscerla.
    
    Le proposi, quindi, di trovarsi una sostituta per accudire la nonnina al suo posto e di incontrarci, di sera, per conoscerci. Le sembrò un'ottima soluzione e dopo due giorni mi diede conferma che aveva sistemato le cose.
    
    Finalmente.
    
    La passai a prendere sotto casa dove lavorava. Fermai l'auto vicino al portone e le andai incontro quando la vidi uscire. Era più bassa di me di circa un palmo, sorrideva, mostrando splendidi denti bianchi. Si scusò perché ...
    ... masticava una gomma americana.
    
    "Sai, ero nervosa, ho fumato una sigaretta e non mi piace che un uomo sente odore di fumo quando mi bacia”.
    
    "Allora ne approfitto subito" dissi e mi avvicinai alle sue labbra, dandole un leggero bacio, che ricambiò con entusiasmo. Avevamo rotto il ghiaccio, in maniera molto spontanea.
    
    Mi disse che non voleva farsi vedere in giro, perché aveva paura di incontrare qualche conoscente abitando non troppo distante. D'altronde, a quell'ora, doveva essere al lavoro e non in giro.
    
    Optammo, quindi, per spostarci di diversi chilometri. Guidavo lentamente, senza una meta precisa, sino a che non vidi l'insegna di un motel. Ero incerto se inserire la freccia per svoltare, non volevo precorrere i tempi. Ci pensò Maria, indicandomi l'insegna e pregandomi di fermarmi al motel.
    
    Passai alla reception, consegnai i documenti e poi ci dirigemmo verso la stanza. Era un posto tranquillo, con parcheggio singolo davanti ad ogni stanza.
    
    La feci entrare, seguendola a breve distanza, continuando a chiacchierare come se fossimo vecchie conoscenza. Si bloccò di colpo, in mezzo alla stanza e, arretrando, si appoggiò a me. Le misi le mani sui fianchi e iniziai a baciarle il collo. Sapeva di buono. Feci scorrere le mani verso l’alto, artigliando i suoi seni. Erano grandi, veramente grandi e compatti. I capezzoli erano durissimi, sembravano voler bucare qualsiasi cosa che si inframmezzava tra loro e le mie mani. Sentivo il suo fiato farsi più corto, le stava ...
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