1. Geordie


    Data: 29/05/2023, Categorie: Tradimenti Autore: ClanDestini, Fonte: EroticiRacconti

    ... sul cazzo a prescindere, quindi NO, niente chiacchiere nemmeno con lui!
    
    Arrivò il cameriere a chiedere se volessero bere qualcosa e li sentii chiedere la lista delle grappe, il cameriere iniziò l’elenco delle opzioni, e così, mentre Gabriele mi scivolava giù dalle gambe per andare a prendere qualcos’altro con cui intrattenersi, a me scappò un “quella di Lagrein è molto buona… ma qui non credo che ci sia una scelta sbagliata” aggiunsi, per non sembrare troppo invadente.
    
    “Amo’ com’è che si chiama quel posto dove vuoi andare?” mi chiese Cristina, che stava parlando dei programmi della settimana con la sua nuova amica.
    
    “Pordoi...”
    
    “Ecco quello… c’è un ristorante proprio sulla vetta con una terrazza che dicono sia meravigliosa...” la sentii dire mentre appoggiava la sua mano sulla mia coscia. È un gesto che fa quasi sempre ogni volta che ci sono altre donne in giro, mi tocca parlando con loro come se fosse il suo modo di segnare il territorio. Solitamente questo gesto non mi dispiace, ma in quel momento, davanti a quella donna mi dava quasi fastidio… era un fastidio strano e che non potevo spiegarmi o spiegare. Come se il mio inconscio non volesse essere sua esclusiva proprietà, come se non volessi fosse quello il messaggio che arrivasse al mio sogno erotico.
    
    (Valentina)
    
    Al termine della cena ci dirigemmo verso la sala comune, un grande salone con uno scenografico camino e una zona giochi per i bambini, oltre a diversi salottini in cui poter bere qualcosa e ...
    ... fare due chiacchiere, tavolini con scacchiere a disposizione degli ospiti e un’atmosfera rilassata.
    
    “Finiamo la serata con un goccio di grappa?”
    
    Marco si buttò in uno dei divanetti, invitandomi a prender posto di fianco a lui e facendo cenno ad uno dei camerieri. Mi resi conto sedendomi di avere davanti proprio il papà supersexy, l’uomo della sauna!
    
    Era con la sua famiglia, leggeva un libro al figlio più piccolo che teneva in braccio, la moglie di fianco chiacchierava con un’altra mamma mentre i loro bambini giocavano insieme.
    
    Incrociammo gli sguardi. Avvampai, incapace di dire una sola parola. Era la cosa più bella su cui avessi mai poggiato lo sguardo. Non era solo tremendamente sexy, con quelle spalle larghe e il sorriso ipnotico. Aveva in sé qualcosa di conosciuto, di intimo. Era come entrare in un luogo già visto, come tornare a casa.
    
    Mi perdetti dietro quei pensieri, mentre lui gentilmente scambiava due parole di circostanza con mio marito, un suggerimento sulle grappe, che quasi non colsi, inseguendo quelle fantasticherie...
    
    Il bimbo gli scivolò dalle ginocchia, e sgambettò lesto verso degli strumenti musicali poggiati nell’angolo vicino al camino, e cadendo riverso sul tappeto davanti al fuoco, trascinò con sé una chitarra che finì a terra con gran frastuono: a quel punto lui si alzò a rimettere in piedi il bimbo, ma nulla poté contro il pianto disperato che ne seguì. Il piccolo si rifugiò tra le braccia della mamma che, dopo averlo redarguito ...